PAC post 2022, Confprofessioni al Tavolo di partenariato

Lo scorso 8 settembre, alla presenza del ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Stefano Patuanelli, si sono aperti i lavori con il coinvolgimento delle parti economiche e sociali. Grande attenzione per architettura verde ed eco-schemi

Confprofessioni fa il suo ingresso al Tavolo nazionale di partenariato sull’attuazione della PAC post 2022, rappresentata da Roberto Accossu, vicepresidente della FIDAF. Lo scorso 8 settembre, alla presenza del ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Stefano Patuanelli, è infatti entrato nel vivo il percorso per la redazione del Piano Strategico Nazionale (PSN) della Politica Agricola Comune post 2022, con il coinvolgimento degli attori istituzionali, sociali ed economici e di tutte le principali associazioni professionali e sindacali.

Il Ministro Patuanelli, dopo aver indicato il budget della PAC, quasi 40 miliardi di euro in 7 anni, a cui si aggiungono ulteriori 11 miliardi di cofinanziamento nazionale e regionale, ha sottolineato i contenuti innovativi di rilievo della Programmazione Agricola approvata lo scorso giugno, soffermandosi in particolare su 3 elementi: architettura verde, gestione del rischio e condizionalità sociale. È stato poi illustrato il lavoro portato avanti sul PSN e focalizzato, innanzitutto, sulla “valutazione delle esigenze” e sull’ “architettura verde”.

«Gli eco-schemi sono l’elemento di maggiore novità nell’architettura verde della nuova PAC e rappresentano un tema delicato, in quanto vanno ad incidere sul meccanismo dei pagamenti diretti, che da decenni costituisce un elemento essenziale per la sussistenza di molte aziende agricole», ha sottolineato il Ministro nel corso della riunione. «Su questi e su altri temi è fondamentale ascoltare la voce delle parti economiche e sociali, della società civile e delle diverse autorità pubbliche coinvolte nell’ambito di questo Tavolo, che ho voluto quanto più possibile ampio e partecipato, tenendo conto che uno degli elementi fondanti del piano sarà la semplicità e semplificazione. Abbiamo un percorso da fare assieme che rappresenta una delle sfide che questo governo ha: quella di rafforzare il settore primario che nel nostro Paese è di fondamentale importanza», ha concluso Patuanelli.