L’ANA istituisce lo Sportello “Emergenza Virus”

Iniziativa di sostegno agli archeologi italiani L’Associazione Nazionale Archeologi esprime la massima vicinanza a tutti i colleghi nelle zone isolate e a quei residenti che, trovandosi all’esterno, non possono rientrare nelle proprie case.    Per tutti gli archeologi a vario titolo colpiti dalle misure in atto in tutto il paese, abbiamo deciso di aprire uno
Iniziativa di sostegno agli archeologi italiani

L’Associazione Nazionale Archeologi esprime la massima vicinanza a tutti i colleghi nelle zone isolate e a quei residenti che, trovandosi all’esterno, non possono rientrare nelle proprie case. 

 

Per tutti gli archeologi a vario titolo colpiti dalle misure in atto in tutto il paese, abbiamo deciso di aprire uno sportello dedicato all’emergenza sanitaria in atto: scrivendo alla casella emergenzavirus@archeologi.org è possibile segnalare disagi legati al momento professionale che vivono i lavoratori, impedimenti a svolgere il proprio lavoro, inefficacia o inapplicabilità delle norme di sicurezza proposte dal governo, e proveremo a fornire sostegno come associazione di categoria degli archeologi italiani. Lo sportello cercherà anche di rispondere a semplici domande e richieste di informazioni.

 

L’invito inoltre è a seguire tutte le indicazioni fornite dal Ministero della Sanità reperibili sul sito www.salute.gov.it/nuovocoronaviruse a rispettare obblighi e limitazioni contenuti nel DPCM del 8/3/2020 e nel DPCM del 4/3/2020 (http://www.archeologi.org/comunicati-stampa/informazione-eprevenzione-contro-la-diffusione-del-virus-covid-19.html).

 

In queste ore difficili per tutte e tutti noi, alle prese con le politiche restrittive inerenti il contrasto alla diffusione del nuovo coronavirus CoVID-19, siamo consapevoli delle difficoltà che ognuno di noi vive e sta vivendo, sia nella propria sfera professionale, che in quella personale e familiare” dichiara Alessandro Garrisi, Presidente Nazionale ANA, che prosegue “La situazione è complicata e solo agendo con senso di responsabilità, per la sicurezza nostra e di tutti gli altri concittadini, potremo fornire il migliore contributo per superare insieme questo momento di difficoltà.

 

Agli archeologi che risiedono nelle provincie dichiarate “zona rossa” in base al decreto odierno (per il Veneto Treviso-Padova e Venezia) consigliamo di circolare con un documento – contratto di lavoro o busta paga – che certifichi le motivazioni dei vostri spostamenti. La tolleranza, purtroppo, sarà anche a discrezione dell’ufficiale che valuterà le vostre necessità. In caso di bisogno, i colleghi del  Triveneto possono contattare il referente di zona.” dichiara Claudia Pizzinato, referente ANA Triveneto.