Laurea abilitante, Scotti: «Decisione giusta, che guarda al territorio»

FIMMG pronta ad avviare video lezioni e corsi Fad per sostenere i primi passi di questi giovani medici nella professione «Ringraziamo il ministro Gaetano Manfredi e sosteniamo con forza la decisione di rendere abilitante la laurea in medicina, siamo pronti come FIMMG a partire in tempi rapidissimi e mettere in campo video lezioni e corsi
FIMMG pronta ad avviare video lezioni e corsi Fad per sostenere i primi passi di questi giovani medici nella professione

«Ringraziamo il ministro Gaetano Manfredi e sosteniamo con forza la decisione di rendere abilitante la laurea in medicina, siamo pronti come FIMMG a partire in tempi rapidissimi e mettere in campo video lezioni e corsi Fad per sostenere i primi passi di questi giovani medici nella professione, nel segno di una proficua collaborazione». Silvestro Scotti commenta positivamente quanto stabilito dal ministro dell’Università nell’ambito del decreto “Cura Italia” varato dal Consiglio dei Ministri lunedì 16 marzo 2020. Scotti stigmatizza invece l’atteggiamento di quanti criticano quella che a ben vedere non è solo una decisione cruciale nella lotta alla pandemia, ma è anche un’opportunità già prevista dalla Finanziaria 2001(Legge 28 dicembre 2001 n. 448 – art.19 c11) che prevede che “i laureati in medicina e chirurgia abilitati, anche durante la loro iscrizione ai corsi di specializzazione o ai corsi di formazione specifica in medicina generale, possono sostituire a tempo determinato medici di medicina generale convenzionati con il SSN ed essere iscritti negli elenchi della guardia medica notturna e festiva e della guardia medica turistica ma occupati solo in caso di carente disponibilità di medici già iscritti negli elenchi della guardia medica notturna e festiva e della guardia medica turistica”. Oltretutto ci risulta che molti specializzandi siano impegnati con incarichi provvisori di guardia medica e che potrebbero, visto le recenti normative, essere richiamati a incarichi negli Ospedali; ergo il buco che loro aprirebbero nella guardia medica potrà essere coperto da questi nuovi colleghi, anzi io ragionerei per riconoscere a questi colleghi che si rendessero disponibili anche un punteggio preferenziale, da aggiungere a quello dei test, per l’attività svolta durante l’emergenza COVID-19, utile all’accesso ai futuri concorsi per l’accesso al corso di formazione specifica in medicina generale”.

 

«I diecimila laureati in Medicina che hanno fatto domanda per l’Esame di Stato potranno essere impiegati subito nei servizi territoriali, nelle sostituzioni della Medicina generale, della Continuità assistenziale, nelle case di riposo. Quella di Manfredi è una scelta coraggiosa e illuminata, unica misura che risponde alle esigenze del territorio. È la dimostrazione – conclude il segretario generale FIMMG – di come una politica coraggiosa possa sostenere lo sforzo immane al quale questa pandemia ci chiama».