AMBIENTE E TERRITORIO

Tasse ambientali, l’Italia sopra la media Ue   Europa, le tasse ambientali diminuiscono rispetto alle entrate fiscali totali. Italia in controtendenza   Secondo le stime di Eurostat, ufficio statistico dell’Unione europea, le tasse ambientali valgono il 6,3% degli introiti fiscali nell’UE. I dati, riferiti al 2013, mostrano un calo rispetto allo 6,9% del 2003. Non

Tasse ambientali, l’Italia sopra la media Ue

 

Europa, le tasse ambientali diminuiscono rispetto alle entrate fiscali totali. Italia in controtendenza

 

Secondo le stime di Eurostat, ufficio statistico dell’Unione europea, le tasse ambientali valgono il 6,3% degli introiti fiscali nell’UE. I dati, riferiti al 2013, mostrano un calo rispetto allo 6,9% del 2003. Non un buon segno rispetto al 10% che ci si prefigge di raggiungere entro il 2020. L’Italia, con il suo 7,9%, si attesta  sopra la media e registra un aumento rispetto allo 7,5% del 20013. Come per tutti gli Stati membri, anche in Italia le principali entrate derivano dalle tasse sull’energia (81%) e nel settore dei trasporti (18%), mentre le tasse sull’inquinamento e sulle risorse sono molto meno significative (1%). Maggiori informazioni.

 

 

CONSULTAZIONI

 

La politica ambientale imbocca la strada della razionalizzazione

 

Razionalizzare gli obblighi e controllare la qualità della legislazione perché rimanga adatta allo scopo

 

La Commissione ha lanciato il 18 novembre una consultazione in tema di razionalizzazione degli obblighi di monitoraggio e comunicazione della politica ambientale, aperta a cittadini, imprese e organismi pubblici in materia di politica ambientale. L’obiettivo è valutare se tali obblighi sono adeguati allo scopo e forniscono le informazioni giuste, al momento giusto e in modo efficiente e raccogliere opinioni sugli obblighi di segnalazione e informazioni su carenze, sovrapposizioni e potenziali miglioramenti. Scadenza: 10 febbraio 2015. Maggiori informazioni.

 

 

Energie rinnovabili, una nuova direttiva per il 2020-2030

 

La strategia della Commissione europea include la preparazione di una nuova direttiva REDII

 

Il 18 novembre 2015 è stata aperta la consultazione della Commissione europea in merito alla preparazione di una nuova direttiva sulle energie rinnovabili (Redii) per il periodo 2020-2030. Le autorità degli Stati membri dell’UE, i partecipanti al mercato dell’energia e le loro associazioni, le PMI, le ONG, i cittadini e gli altri soggetti interessati sono invitati a prendervi parte. Scadenza: 10 febbraio 2016. Maggiori informazioni.