La relazione finale di Bruxelles sulle linee d’azione per i professionisti

Nel documento pubblicato dalla Dg Grow accolte le osservazioni del Ceplis: aggiunti codici comuni di condotta e valori etici comuni     La DG GROW ha pubblicato la relazione finale delle linee d’azione per le libere professioni (Action Lines for Liberal Professions), prodotte dal gruppo di lavoro a cui Confprofessioni e diversi altri partner europei

Nel documento pubblicato dalla Dg Grow accolte le osservazioni del Ceplis: aggiunti codici comuni di condotta e valori etici comuni

 

 

La DG GROW ha pubblicato la relazione finale delle linee d’azione per le libere professioni (Action Lines for Liberal Professions), prodotte dal gruppo di lavoro a cui Confprofessioni e diversi altri partner europei hanno partecipato. Inizialmente prevista entro la fine del 2015, la pubblicazione definitiva è arrivata a metà gennaio.

 

Leggendo il testo, si scopre che i suggerimenti recentemente proposti dal Consiglio europeo per le libere professioni (Ceplis) sono stati accolti. È stata innanzitutto inserita una sezione dedicata ai codici comuni di condotta e ai valori etici comuni, che le libere professioni potrebbero adottare nel loro insieme. Inoltre, motivo di orgoglio per il Ceplis, nel testo si trova un riferimento ai valori comuni prodotti dall’associazione stessa, in quanto esempio di una buona pratica. Partendo dal presupposto che i liberi professionisti, in quanto tali, devono rispettare degli standard etici e professionali che, tuttavia, possono essere differenti tra un paese e l’altro, la Commissione europea suggerisce che le organizzazioni di liberi professionisti incoraggino gli Stati membri a produrre dei codici di condotta validi a livello europeo o delle carte europee per le professioni, utilizzando come punto di partenza quanto realizzato dal Ceplis.

 

Nel testo permangono, invece, le quattro sezioni sugli ambiti di intervento a sostegno delle libere professioni: istruzione e formazione per l’imprenditorialità, accesso ai mercati, riduzione dell’onere amministrativo e normativo, accesso al credito. In merito all’accesso al credito, il documento sottolinea le difficoltà riscontrate dai professionisti, considerato il modello di business, non solo nell’ottenere un finanziamento per un’espansione o una modernizzazione, ma anche per partecipare ai programmi europei. Secondo la relazione, intervenire in questo campo dovrebbe essere una leva con un alto potenziale di crescita per la categoria; in Italia, la recente apertura dei bandi del Fondo europeo per lo sviluppo regionale anche ai professionisti va in questo senso.

 

 

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