A Bruxelles premiato il progetto BuongiornoCReG

Corti (segretario FIMMG): “Riconosciuto il lavoro di 300 mmg lombardi”. Di seguito il comunicato stampa della Federazione Medici Il progetto, che ha visto il via nel 2012 con il coinvolgimento di 3 cooperative di medici di famiglia di Milano, Bergamo e Como e di Sifmed, la scuola di formazione e ricerca di Fimmg Lombardia, in
Corti (segretario FIMMG): “Riconosciuto il lavoro di 300 mmg lombardi”. Di seguito il comunicato stampa della Federazione Medici

Il progetto, che ha visto il via nel 2012 con il coinvolgimento di 3 cooperative di medici di famiglia di Milano, Bergamo e Como e di Sifmed, la scuola di formazione e ricerca di Fimmg Lombardia, in partnership con Telbios, ha ricevuto oggi a Bruxelles il premio dalle mani di Günther Oettinger, commissario europeo per la Digital Economy & Society.

 

Il vice segretario della FIMMG Fiorenzo Corti, a nome di tutti i partner di “Buongiorno CReG”, ha sottolineato come la medicina di famiglia della Lombardia, accettando la sfida del Governo ragionale, abbia raggiunto un traguardo importante dimostrando come i medici di famiglia, adeguatamente formati, motivati e supportati dalla tecnologia, possano raggiungere obiettivi di miglioramento della qualità dell’assistenza nei confronti dei loro assistiti affetti da patologie croniche.

 

“Ed è solo l’inizio – sottolinea Corti – i medici in Lombardia impegnati nella sperimentazione anche con altri partner, sono ormai oltre 1000 e i pazienti presi in carico sono quasi 200.000: questo è il presente. Ci auguriamo che il governo regionale, nel processo di riorganizzazione della sanità lombarda, continui a sostenere un percorso che ha dato risultati impensabili fino a pochi anni fa. II riconoscimento europeo – conclude Corti – ben ci fa sperare che un esempio di buona pratica professionale possa essere un riferimento anche per altre aree del nostro paese, dove il prendersi cura dei pazienti affetti da patologie croniche sta diventando un’emergenza che, se non affrontata con l’impegno dei medici di famiglia, rischierebbe di affossare il nostro Servizio Sanitario Nazionale”