ANC

Stallo su rinnovo vertici, Anc: Necessario il richiamo alle responsabilità

La lettera aperta del presidente Cuchel alla categoria

Colleghe e Colleghi,
Presidenti e Consiglieri ODCEC,
Presidente e Consiglieri CNDCEC,

l’Associazione Nazionale Commercialisti ha, fino ad oggi, evitato di esprimere giudizi o posizioni sul rinnovo dei Consigli degli Ordini, per il dovuto rispetto nei confronti dei procedimenti giudiziari in corso e delle parti in causa.
Ma non solo: come da molti è stato compreso (non da tutti, ma ce ne faremo una ragione), la decisione di rimanere silenti non è certamente derivata da una mancanza opinioni, è stata piuttosto un scelta di tutela verso la nostra Professione, ritenendo noi che questo tipo di controversie non debbano essere disputate attraverso interventi pubblici, gettando ulteriore discredito sull’intera Categoria.
Abbiamo preferito, anche questa volta, concentrare la nostra azione sui problemi vissuti quotidianamente nei propri studi dalle Colleghe e dai Colleghi.
Oggi, che i giudici del TAR del Lazio hanno accolto l’istanza cautelare, riteniamo però sia utile chiarire alcuni aspetti.
Questa ordinanza evidenzia chiaramente l’inerzia del Ministero della Giustizia, Organo preposto alla vigilanza della nostra Categoria, il quale ha lasciato che fossero i Tribunali amministrativi e ordinari a decidere su questioni che avrebbero dovuto essere di sua competenza. Basta ricordare che l’ordine più grande d’Italia, quello di Roma, è stato commissariato conseguentemente al parere ministeriale sui due mandati, poi disconosciuto dal tribunale. Lo stesso Ministero ha respinto il regolamento elettorale con le quote di genere proposto dal Consiglio Nazionale, quando il Giudice ha invece accolto il relativo noto ricorso.

Da ultimo, il Ministero ha avallato l’avvio delle elezioni, scelta stigmatizzata dall’ultima ordinanza del TAR del 16 u.s.
Se è vero che qualcuno all’interno della nostra categoria ha ecceduto in litigiosità, è anche vero che non è stato fatto nulla per disinnescare potenziali rischi di blocchi procedurali da parte di chi è preposto proprio a quel ruolo.
In questo clima esasperato ANC non ha mai chiesto ai nostri vertici di rassegnare le dimissioni, nonostante fosse la via più facile e garanzia di grande rilevanza mediatica, ritenendoli in grado di agire autonomamente per il bene superiore della Categoria.
Per noi la priorità è una sola: arrivare il prima possibile alle elezioni per consegnare il futuro del lavoro dei nostri Colleghi ad una rinnovata governance in grado di operare nel pieno della sua legittimazione.
Ne abbiamo davvero bisogno, tutti.

Roma, 19 ottobre 2021

Marco Cuchel
Presidente ANC

 

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