AV Roma-Napoli, riflettori puntati su lavori di archeologia preventiva

L’Associazione Nazionale Archeologi già nel 2014 aveva presentato dati allarmanti sul livello di inquinamento da rifiuti tossici nelle province di Napoli e Caserta. Archeologi costretti a lavorare in condizioni vessatorie sui cantieri della ferrovia Lo scorso giovedì 27 luglio, con un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri della Salute, delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Ambiente e dei Beni
L’Associazione Nazionale Archeologi già nel 2014 aveva presentato dati allarmanti sul livello di inquinamento da rifiuti tossici nelle province di Napoli e Caserta. Archeologi costretti a lavorare in condizioni vessatorie sui cantieri della ferrovia

Lo scorso giovedì 27 luglio, con un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri della Salute, delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Ambiente e dei Beni Culturali e del Turismo, il Sen. Nugnes (M5S) è tornato a chiedere chiarezza sui lavori di archeologia preventiva eseguiti lungo il tratto campano della ferrovia Alta Velocità Roma-Napoli, svoltisi a cavallo degli anni 2000. L’interrogazione parlamentare rilancia la denuncia dell’Associazione Nazionale Archeologi, che già nel 2014 aveva presentato alcuni dati allarmanti sul livello di inquinamento da rifiuti tossici nelle province di Napoli e Caserta, con il conseguente picco di tumori tra quanti lavorarono sulla linea AV. Oltre al grave problema dei rifiuti tossici, tristemente noto nella cosiddetta Terra dei Fuochi, l’ANA denunciò anche le condizioni vessatorie in cui gli archeologi furono costretti a lavorare sui cantieri dell’Alta Velocità. Paradossale poi anche la mancata musealizzazione degli importantissimi reperti scoperti durante i lavori, che ancora dopo tanti anni giacciono in capannoni di lamiera in attesa di un’adeguata sistemazione. “La difesa dei diritti elementari, a cominciare da quello alla salute e alla sicurezza, è uno degli obiettivi principali dell’Associazione Nazionale Archeologi – dichiara il presidente regionale Nicola Meluziis – Spesso i colleghi impegnati su cantieri anche di alta rilevanza subiscono disagi a causa della scarsa considerazione che si ha della nostra professione”.

 

Il testo completo del comunicato su: http://www.archeologi.org/comunicati-stampa/un-interrogazione-parlamentare-riaccende-i-riflettori-sui-lavori-di-archeologia-preventiva-nella-terra-dei-fuochi-per-la-costruzione-della-linea-tav-roma-napoli.html