Commercialisti: revoca dello sciopero segno di responsabilità

Di seguito il comunicato stampa congiunto della categoria, a seguito degli incontri con il viceministro Casero e la direttrice delle Entrate, Orlandi A pochi giorni dalla revoca dello sciopero – e dopo la lettera ricevuta dal Viceministro Casero – le Associazioni di categoria riunite in coordinamento vogliono ribadire le motivazioni che hanno indotto tale decisione.
Di seguito il comunicato stampa congiunto della categoria, a seguito degli incontri con il viceministro Casero e la direttrice delle Entrate, Orlandi

A pochi giorni dalla revoca dello sciopero – e dopo la lettera ricevuta dal Viceministro Casero – le Associazioni di categoria riunite in coordinamento vogliono ribadire le motivazioni che hanno indotto tale decisione.

La revoca dello sciopero (che, va ricordato, non può essere sospeso) non significa “resa” ma “esercizio di fiducia” nei confronti dei nostri interlocutori. Tale decisione non è stata presa “a cuor leggero” e non può, strumentalmente, essere utilizzata per asserire che, con essa, sia stata “gettata la spugna”.

Dalla proclamazione ufficiale dello sciopero ad oggi sono proseguite frequenti riunioni del “tavolo” tra le rappresentanze sindacali ed il Vice Ministro Casero, che ha visto partecipare, in alcune occasioni, anche la Direttrice dell’Agenzia Entrate Dott.ssa Orlandi.

In questi incontri – mai così frequenti nella storia della nostra Categoria e iniziati, peraltro, poco dopo l’emanazione del DL n. 193/2016 – sono state presentate molte richieste e molte proposte, si è dibattuto, anche animatamente, dei temi che stanno a cuore ai commercialisti ma anche a molti contribuenti.

Grazie a queste interlocuzioni, sono stati ottenuti i seguenti risultati concreti:

 la possibilità di presentazione del modello F24 in forma cartacea, senza compensazioni, per tutti i soggetti non titolari di partita iva;

 l’eliminazione delle dichiarazioni Black list per il 2016;

 l’eliminazione della comunicazione dei beni ai soci;

 la possibilità di presentare le dichiarazioni integrative a favore allineate con la presentazione delle integrative a sfavore;

 la Forte riduzione delle sanzioni per gli errori e le omissioni relative agli adempimenti di spesometro e comunicazioni iva;

 l’invio semestrale per l’anno 2017 dello spesometro;

 l’adeguamento della normativa fiscale a quella per la redazione dei bilanci;

 l’eliminazione degli estremi dei contratti di locazione dai modelli dichiarativi.

Sono stati, poi, raccolti formali impegni a correggere altre norme fiscali che creano inutile disagio ai contribuenti e ai professionisti intermediari. Tali processi di modifica saranno attentamente monitorati dalle nostre Associazioni, che seguiranno da vicino ogni nuova normativa al riguardo.

Oltre a questo, i Sindacati hanno chiesto a gran voce il riconoscimento della Categoria, ribadendo il ruolo e l’impegno che in questi anni il Commercialista ha profuso nei rapporti tra contribuente e Amministrazione Finanziaria, impegno che gli interlocutori (tanto quello politico quanto quello tecnico) hanno riconosciuto, dichiarando piena disponibilità a discutere della valorizzazione del ruolo del Professionista economico giuridico.

E’ stato, altresì, richiesto un intervento urgente in tema di antiriciclaggio, questione molto cara a tutti i colleghi, per la quale è stato avviato immediatamente un tavolo per ridefinire il nostro ruolo all’interno delle normative e ridefinire il regime sanzionatorio, con particolare riferimento alle violazioni formali.

Nella valutazione di proseguire o meno una manifestazione di protesta così importante, come quella della prima astensione della nostra categoria, pesano molto i risultati ottenuti ed il rapporto che si è instaurato nella trattativa tra le parti. Il nostro è un ruolo delicato perché lottiamo per noi ma anche per i contribuenti, che ci affidano con fiducia il loro mandato.

Importante è stata la legittimazione piena della nostra astensione, pervenuta con la lettera della Commissione di Garanzia per l’attuazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, che detta un indirizzo a maggiore tutela dell’esercizio del diritto di sciopero, richiamando la rimessione nei termini alla quale – già in altre occasioni – il Ministero ha fatto ricorso. Essa rafforza lo strumento, sebbene vada ricordato che l’eventuale mancata attuazione di questa misura da parte del Dicastero non limita in alcun modo il nostro diritto di astensione; diritto che proviene dalla Costituzione, dalle specifiche norme di riferimento, dal nostro codice di autoregolamentazione e che, se ben utilizzato, ci consentirà ancora di far valere le nostre ragioni. Anche questa è una conquista.

Lungi da noi “abbassare la guardia”. La fiducia è stata concessa come è giusto fare nei confronti di un interlocutore istituzionale e la lettera ricevuta dal Viceministro è una conferma dell’impegno preso sui tavoli.

Riteniamo che la revoca sia un segno di responsabilità, siamo partiti con un decreto che proclamava false semplificazioni e che spacciava imposte travestite da sanzioni per fare cassa! Da novembre, tutti abbiamo portato avanti battaglie giornaliere, non solo sui tavoli tecnici, ma in ogni dove: sui media, sui social, in piazza. I risultati ci sono stati e non permetteremo che siano svalutati o negati per cavalcare le ondate di populismo che poco servono alla categoria ma molto alla visibilità personale.

Revocare lo sciopero è il segno della nostra responsabilità dimostrata al mondo della politica, alle istituzioni che governano la nostra categoria ed ai contribuenti!

Siamo consapevoli di aver iniziato un percorso che, fino ad ora, nessuno era riuscito ad intraprendere e che non vogliamo interrompere. Eravamo altrettanto consci che molti avrebbero criticato questa scelta, una scelta di cui portiamo con responsabilità il peso, nonostante le critiche mosse dagli stessi colleghi che intendiamo tutelare.

La Categoria ha bisogno di unità e compattezza. Le critiche costruttive aiutano a migliorare, il confronto, anche aspro, fa crescere, il resto sono pretesti per generare spaccature e divisioni a cui noi non ci stiamo! Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: la fiducia concessa verrà monitorata con attenzione, pronti, senza alcun cedimento, a riprendere le proteste con maggior vigore e sicurezza se non verranno mantenuti gli impegni presi, ivi compresa la presenza costante dei Sindacati ai tavoli di discussione preventiva per l’emanazione di Leggi che riguardano l’economia di questo Paese.

 

Marco Luchetti – Maria Paglia

Vice Presidenti ADC – Associazione Dottori Commercialisti

Marco Cuchel

Presidente ANC – Associazione Nazionale Commercialisti

Amedeo Sacrestano

Presidente ANDOC – Associazione Nazionale Dottori Commercialisti

Giuseppe Diretto

Presidente UNAGRACO – Unione Nazionale Commercialisti ed Esperti Contabili

Fazio Segantini

Presidente UNGDCEC – Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

Domenico Posca

Presidente UNICO – Unione Italiana Commercialisti