Equo compenso, Pansini: bisognava considerare prevedibile bocciatura Agcom

Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Associazione Nazionale Forense diffuso lo scorso 27 novembre “Con la bocciatura dell’AGCM la vicenda sull’equo compenso sconfina nel surreale. Stupisce che non si fosse considerato il parere dell’Autorità, perché era facile prevederne l’intervento. Ora la corsa all’introduzione di una ‘norma bandiera’, inaugurata dal Ministro Orlando, si è scontrata con un parere,
Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Associazione Nazionale Forense diffuso lo scorso 27 novembre

“Con la bocciatura dell’AGCM la vicenda sull’equo compenso sconfina nel surreale. Stupisce che non si fosse considerato il parere dell’Autorità, perché era facile prevederne l’intervento. Ora la corsa all’introduzione di una ‘norma bandiera’, inaugurata dal Ministro Orlando, si è scontrata con un parere, il cui testo è da leggere con attenzione e del quale il Governo dovrà tener conto”.

Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Luigi Pansini.

“Ci auguriamo – aggiunge Pansini –  che la questione della tutela dei professionisti quali contraenti deboli possa in futuro muoversi, come abbiamo sempre auspicato,  sulle direttrici tracciate dalle vigenti disposizioni del Job’s Act sul lavoro autonomo (legge 22.5.2017, n. 81), che prevedono forme di tutela in favore di tutti i professionisti, con rimedi addirittura inibitori e risarcitori in loro favore e con la possibilità di irrogare sanzioni amministrative a carico del contraente forte, compresa la pubblica amministrazione”.

 

Roma 27 novembre 2017