Rito sommario, no al nuovo emendamento

L’associazione Nazionale Forense insieme alle altre associazioni di categoria si appella al Presidente del Consiglio e al Ministro della Giustizia per la difesa del processo civile  “No al tentativo di introdurre con un emendamento alla Manovra finanziaria il rito sommario quale rito ordinario del processo civile per le controversie di competenza del giudice monocratico. Stupisce
L’associazione Nazionale Forense insieme alle altre associazioni di categoria si appella al Presidente del Consiglio e al Ministro della Giustizia per la difesa del processo civile

 “No al tentativo di introdurre con un emendamento alla Manovra finanziaria il rito sommario quale rito ordinario del processo civile per le controversie di competenza del giudice monocratico. Stupisce che il Sottosegretario alla Giustizia Ferri abbia manifestato pubblicamente la volontà di una forzatura, paventando un intervento volto a ripresentare un emendamento analogo a quello del senatore Viceconte, già giustamente ritirato”. Questo l’appello rivolto, oggi e con note dal contenuto condiviso, da OCF Organismo Congressuale Forense, ANF Associazione Nazionale Forense, Unione Nazionale delle Camere Civili ed AIGA.

 

“Ci rivolgiamo pertanto al Presidente del Consiglio e al Ministro della Giustizia – continuano Antonio Rosa (OCF), Luigi Pansini (ANF), Laura Jannotta (UNCC) e Alberto Vermiglio (AIGA) – esortandoli a vigilare affinché l’emendamento ipotizzato dal sottosegretario, ove ripresentato, venga dichiarato inammissibile o stralciato, rimandando la questione alla sua più opportuna sede parlamentare, ovvero la discussione avanti la Commissione Giustizia del Senato dove è in discussione la legge Delega al Governo sulle disposizioni per l’efficienza del processo civile, già approvato dalla Camera dei Deputati”.

 

“Ferme le perplessità già espresse dall’Avvocatura e dalla magistratura nei giorni precedenti sulla bontà della misura dal punto di vista strettamente processuale e nell’ottica di ridurre drasticamente la durata dei procedimenti civili, occorre sottolineare che l’emendamento sarebbe anche irrispettoso delle regole parlamentari, in quanto del tutto estraneo alla materia finanziaria (al quale la materia giustizia è completamente avulsa).Non si forzi la mano – concludono gli esponenti dell’Avvocatura – ma si apra un confronto costruttivo, rispettoso ed aperto con gli operatori del diritto”.