Agenda Possibile, la ricetta dei saggi

Le relazioni conclusive dei gruppi di lavoro nominati dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per le riforme istituzionali. Riaprire i rubinetti del credito, potenziare gli scambi internazionali e migliorare il sistema tributario. Sono queste alcune delle conclusioni dei “saggi”, chiamati dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per mettere nero su bianco le riforme istituzionali per
Le relazioni conclusive dei gruppi di lavoro nominati dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per le riforme istituzionali.

Riaprire i rubinetti del credito, potenziare gli scambi internazionali e migliorare il sistema tributario. Sono queste alcune delle conclusioni dei “saggi”, chiamati dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per mettere nero su bianco le riforme istituzionali per il Paese. Nella "Agenda Possibile" del Gruppo di Lavoro in materia economico-sociale ed europea, composto da Filippo Bubbico, Giancarlo Giorgietti, Enrico Giovannini, Enzo Moavero Milanesi, Giovanni Pitruzzella e Salvatore Rossi, si segnalano di seguito i punti salienti:


Proposte con effetti prevalenti sulla crescita economica

Fare arrivare il credito alle piccole e medie imprese (PMI) e completare il pagamento dei debiti commerciali della pubblica amministrazione
– Completare il pagamento dell’intero ammontare dei debiti commerciali della pubblica amministrazione verso le imprese e far si che l’obbligatorio termine di 30 giorni per i pagamenti, in vigore dall’inizio dell’anno, sia effettivamente rispettato
– Espandere la operatività del Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese, che può, attraverso garanzie a banche e Confidi sui prestiti alle PMI, attivare prestiti aggiuntivi per oltre 30 miliardi
– Accelerare l’utilizzazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea, rafforzando la sinergia fra amministrazioni centrale, regionali, locali e imprese

Rilanciare il ruolo dell’Italia negli scambi internazionali
– Accrescere l’operatività del polo costituito da Sace, Simest e Cassa Depositi e Prestiti in materia di assicurazione e finanziamento delle esportazioni, rimodulando la relativa disciplina normativa sul modello della Ipex-Bank tedesca
– Con l’occasione dell’Expo2015, mobilitare istituzioni e sistemi produttivi ai fini di un rilancio dell’immagine italiana nel mondo e per assicurare il massimo impatto dell’evento sull’economia nazionale
– Concentrare nei prossimi due anni risorse per potenziare il settore turistico e valorizzare il patrimonio culturale attivando diversi strumenti di partnership pubblico-privato

Favorire la ricerca, l’innovazione e la crescita delle imprese
– Istituire un Fondo di investimento pubblico-privato che operi come fondo di fondi di venture capital, rafforzando normativamente l’operatività dei due fondi di private equity già costituiti presso la Cassa Depositi e Prestiti (Fondo italiano di investimento e Fondo strategico italiano)
– Riconoscere un credito d’imposta a fronte di spese per Ricerca e Sviluppo
– Sostenere le PMI nella partecipazione alle gare per i fondi dell’Unione europea in questo settore
– Vengono proposte misure per potenziare il sistema pubblico della ricerca

Migliorare il sistema tributario
– Presentare all’approvazione del Parlamento il disegno di legge “delega fiscale”
– Vengono suggerite diverse misure per migliorare il rapporto tra fisco e cittadino e per rafforzare la lotta all’evasione fiscale
Aprire alla concorrenza, tutelare meglio i consumatori
– Utilizzare lo strumento della "Legge annuale sulla concorrenza" per procedere ad una revisione degli aspetti anticoncorrenziali della legislazione vigente, rafforzando il controllo dell’AGCM sulla legislazione regionale
– Vengono suggerite diverse misure per aumentare la concorrenza in diversi settori (trasporti, assicurazioni, energia, ecc.)

Proposte con effetti prevalenti sulla dimensione sociale

Lavoro e condizioni sociali delle famiglie
– Nei prossimi mesi destinare qualunque sopravvenienza finanziaria all’emergenza lavoro e al sostegno delle persone e delle famiglie in grave difficoltà economica
– Rifinanziare gli ammortizzatori sociali in deroga
– Affrontare la grave questione dei cosiddetti “esodati”
– Riconoscere un credito d’imposta ai lavoratori a bassa retribuzione (fra i quali è maggiore la quota di giovani), che si trasformi in sussidio monetario se eccede l’imposta dovuta
– Favorire il lavoro femminile, potenziando, tra l’altro, il telelavoro e gli strumenti per migliorare la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura familiare
– Realizzare l’alternanza scuola-lavoro, anche per gli universitari
– Vengono proposti modi per stabilizzare e ampliare l’agevolazione fiscale della “retribuzione di produttività”
– Definire il nuovo ISEE (indicatore della situazione economica equivalente), già all’esame dalla Conferenza Stato-Regioni, da cui dipendono molti benefici e prestazioni sociali
– Emanare i decreti attuativi del Casellario dell’assistenza già previsto dalla legge al fine di meglio identificare i destinatari degli interventi ed evitare distorsioni dovuta al cumulo delle prestazioni
– Valutare le diverse ipotesi relative all’eventuale introduzione di un reddito minimo di inserimento, da inserire in un quadro complessivo di revisione dell’assistenza
– Migliorare le relazioni industriali disciplinando la rappresentatività sindacale, la partecipazione dei lavoratori nell’impresa, ecc. e favorendo sul piano fiscale l’azionariato dei lavoratori

Potenziare l’istruzione e il capitale umano
– Vengono proposti modi per contrastare il grave fenomeno dell’abbandono scolastico e sostenere il diritto allo studio
– Vengono suggerite misure per promuovere la digitalizzazione delle scuole e la cultura dei “dati aperti”

Proposte con effetti prevalenti sulla dimensione ambientale

Migliorare l’ambiente, aumentare l’efficienza energetica
– Provvedere nei tempi più rapidi al pieno recepimento e adempimento della normativa dell’Unione europea in materia ambientale
– Si propone di rivedere la normativa sul consumo del suolo al fine di contenerlo e di favorire la valorizzazione delle aree agricole
– Sono proposti strumenti per la riqualificazione urbana che favoriscano interventi di ristrutturazione e riqualificazione, anche in funzione antisismica
– Vengono suggeriti modi per accrescere l’efficienza energetica
– Sono proposte misure per migliorare il ciclo dei rifiuti.

Miglioramento della legislazione e funzionamento della pubblica amministrazione


Aumentare l’efficienza delle amministrazioni pubbliche per fornire migliori servizi alle imprese e ai cittadini*

– Eliminare tutti i regimi autorizzatori non necessari ("Opzione zero")
– Introdurre un indennizzo forfetario e automatico per i ritardi delle amministrazioni
– Adottare il meccanismo dei costi fabbisogni standard previsto dal federalismo fiscale per le spese di regioni ed enti locali
– Rivedere il Patto di stabilità interno alla luce del nuovo articolo 81 della Costituzione
– Rafforzare, migliorandoli, i meccanismi della spending review e istituire il Fondo per le amministrazioni più virtuose in termini di efficacia e efficienza
– Rivedere la struttura dei livelli retributivi delle figure apicali e dirigenziali

Migliorare la legislazione, consolidare la certezza del diritto
– Vengono suggerite norme e modalità organizzative per una più spedita emanazione dei regolamenti attuativi di leggi già approvate dal Parlamento
– Vengono suggeriti modi per rafforzare l’obbligo di valutazione, ex ante ed ex post, delle normative e del loro impatto

La presenza italiana nell’Unione europea
– Vengono sottolineate numerose tematiche legate all’agenda europea presente e futura sulle quali è necessario sviluppare posizioni chiare e lungimiranti, vista la loro importanza per lo sviluppo economico, sociale e ambientale dell’Italia
– Si segnalano, inoltre, diverse questioni urgenti, dalle quali possono dipendere opportunità o costi, che richiedono un’efficace presenza nelle sedi negoziali

Questione meridionale e questione settentrionale
– Disegnare ogni nuova politica nazionale (o riforma di una preesistente) in modo differenziato fra aree, per tenere conto della diversa efficacia applicativa, predisponendo incentivi e sanzioni per i singoli attori (amministrazioni, strutture, dirigenti).
 

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