Ammortizzatori in deroga, sbloccati 200 milioni

Via libera al decreto interministeriale che ha ripartito le risorse finanziarie destinate alle Regioni per il 2016 Via libera al decreto interministeriale che sblocca 200 milioni di euro di ammortizzatori sociali in deroga alle Regioni.  Con il decreto del 23 marzo scorso, infatti, il ministero del Lavoro e dell’Economia hanno assegnato alle Regioni le risorse
Via libera al decreto interministeriale che ha ripartito le risorse finanziarie destinate alle Regioni per il 2016

Via libera al decreto interministeriale che sblocca 200 milioni di euro di ammortizzatori sociali in deroga alle Regioni.  Con il decreto del 23 marzo scorso, infatti, il ministero del Lavoro e dell’Economia hanno assegnato alle Regioni le risorse finanziarie relative al 2016 per la concessione o  proroga, in deroga alla vigente normativa, dei trattamenti di cassa integrazione guadagni, ordinaria e/o straordinaria, e di mobilità, secondo la seguente ripartizione:

 

Regione Abruzzo – Euro 6.136.503;

Regione Basilicata – Euro 2.078.001;

Regione Calabria – Euro 8.881.783;

Regione Campania – Euro 12.458.405;

Regione Emilia Romagna – Euro 15.433.089;

Regione Friuli Venezia Giulia – Euro 2.980.219;

Regione Lazio – Euro 16.956.924;

Regione Liguria – Euro 4.336.952;

Regione Lombardia – Euro 35.368.221;

Regione Marche – Euro 5.881.639;

Regione Molise – Euro 1.375.789;

Regione Piemonte – Euro 14.991.075;

Regione Puglia – Euro 17.356.326;

Regione Sardegna – Euro 8.656.537;

Regione Siciliana – Euro 9.853.855;

Regione Toscana – Euro 13.291.094;

Regione Umbria – Euro 3.680.880;

Valle D’Aosta – Euro 301.707;

Regione Veneto – Euro 17.818.623;

Provincia Autonoma di Bolzano – Euro 983.386;

Provincia Autonoma di Trento – Euro 1.178.991.

 

Il decreto stabilisce inoltre che la concessione/proroga trattamenti non potrà superare il termine del 31 dicembre 2016. L’onere complessivo, pari a  200 milioni di euro, è  a carico del Fondo Sociale per l’Occupazione e Formazione, mentre Inps, Regioni e  Province Autonome saranno tenuti a controllare e monitorare i flussi di spesa sull’avvenuta erogazione delle prestazioni.