"Dobbiamo pensarci come forza socioeconomica del sistema Paese o altri poteri forti avranno gioco facile nel demolirci in quanto corporativi o nel volerci snaturare con una equiparazione spinta all’imprese, mentre noi abbiamo una laurea e una abilitazione intellettuale ed è con questa forza intellettuale che dobbiamo generare lavoro". Con queste parole, il neopresidente dell’Anmvi, Marco Melosi, ha inaugurato il mandato 2011-2013 aprendo il XII Congresso Nazionale Anmvi, dedicato alle dinamiche professionali dall’accesso ai rapporti di lavoro tra liberi professionisti. Riunita a Cremona lo scorso 8 ottobre, l’Assemblea elettiva delle Associazioni Federate, ha nominato il nuovo Consiglio Direttivo dell’Associazione, che – per effetto delle recenti modifiche statutarie – passa da 7 a 9 componenti e risulta composto da Sandro Barbacini, Presidente Senior; Marco Melosi, Presidente; Giancarlo Belluzzi, Vice Presidente Vicario; Bartolomeo Griglio, Vice Presidente (Settore Medicina Pubblica); Lamberto Barzon, Vice Presidente (Settore Animali da Compagnia); Andrea Brignolo, Vice Presidente (Settore Equini); Raimondo Colangeli, Vice Presidente (Medicina Comportamentale); Marco Colombo, Vice Presidente (Settore Animali da Reddito); Lorenzo Crosta, Vice Presidente (Settore Esotici). Revisori dei conti sono: Susanna Marchetti, Emanuele Minetti, Carlo Pizzirani.
Confermate le deleghe ai rapporti istituzionali a Carlo Scotti, Past President e Giancarlo Belluzzi, Vice Presidente Vicario. Confermata anche la delega alla previdenza veterinaria ad Alberto Schianchi. Le funzioni di Segretario e Tesoriere sono attribuite al Vice Presidente Bartolomeo Griglio. La delega a Confprofessioni è confermata a Carlo Scotti componente della Giunta Esecutiva di Confprofessioni e Coordinatore dell’Area Sanità e Salute di Confprofessioni. E proprio sul fronte confederale, il neopresidente Melosi ha voluto sottolineare il ruolo propulsivo di Confprofessioni ai tavoli di governo. “Attraverso Confprofessioni, a cui Anmvi aderisce, questa estate, il nostro collega Carlo Scotti si è seduto ai tavoli delle parti sociali e di fronte a tutti i ministri ha portato la rappresentanza dei professionisti intellettuali italiani come risorsa di sviluppo e di occupazione” ha detto Melosi. “Dobbiamo pensarci come forza socioeconomica del sistema Paese o altri poteri forti avranno gioco facile nel demolirci in quanto corporativi o nel volerci snaturare con una equiparazione spinta all’imprese, mentre noi abbiamo una laurea e una abilitazione intellettuale ed è con questa forza intellettuale che dobbiamo generare lavoro. Il Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella ci aiuterà a comprendere il nostro ruolo di parte sociale, il nostro essere ricchezza per il Paese, per i giovani, per i Colleghi con i quali lavoriamo”.
AREA SANITA’ E SALUTE. A Cremona, l’assemblea elettiva ha nominato il nuovo consiglio direttivo dell’Associazione. Determinante il ruolo di Confprofessioni
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