Anno record per le adesioni alla Cassa

BILATERALITA’ Nel 2011 gli iscritti a Cadiprof sono saliti a quota 250 mila. La spinta del Ccnl degli studi Un inizio d’anno con il botto. Ormai si viaggia a una media di 400 nuove adesioni al giorno e il trend sembra destinato a crescere ulteriormente. Nei primi 10 giorni di gennaio, infatti, oltre 700 datori
BILATERALITA’ Nel 2011 gli iscritti a Cadiprof sono saliti a quota 250 mila. La spinta del Ccnl degli studi

Un inizio d’anno con il botto. Ormai si viaggia a una media di 400 nuove adesioni al giorno e il trend sembra destinato a crescere ulteriormente. Nei primi 10 giorni di gennaio, infatti, oltre 700 datori di lavoro-professionisti per circa 2.800 dipendenti degli studi sono entrati a far parte del sistema Cadiprof, la Cassa di assistenza sanitaria integrativa del comparto professionale. Sono le prime, sorprendenti analisi dell’Ufficio Studi sulle nuove iscrizioni del 2012 che, in prospettiva, potrebbe addirittura mettere in ombra i risultati record dello scorso anno.
Dopo le positive anticipazioni di dicembre scorso, infatti, arrivano puntuali le statistiche definitive relative alle adesioni alla Cassa nel corso del 2011 che confermano un boom di adesioni, che supera le stesse attese dei vertici di Cadiprof. Partiamo subito dai dati. Alla fine di dicembre 2011 il totale degli iscritti ha sfiorato quota 250 mila, fermandosi a 248.851 adesioni. Il numero delle nuove iscrizioni è passato dai 23.294 del 2010 ai 32.790 dello scorso anno, con un balzo superiore al 40%, grazie anche al colpo di coda dell’ultimo trimestre 2011 che ne ha portate quasi 13 mila. In effetti, l’andamento delle iscrizioni si è tenuto costante per tutta la prima parte del 2011 segnando una fisiologica flessione nei mesi estivi, per poi invertire la rotta da settembre e raggiungere l’exploit nel mese di dicembre, dove le nuove adesioni hanno superato la soglia delle 5 mila unità. Un record storico per la Cassa, che negli ultimi anni ha sempre oscillato intorno a una media di 25 mila nuovi iscritti all’anno e che ora, anche alla luce dei primi dati di gennaio 2012, si prepara a superare nuovi obiettivi di crescita. “Non possiamo negarlo, è un risultato importante raggiunto in uno dei momenti più difficili per il comparto delle libere professioni” ha commentato il presidente di Cadiprof, Gaetano Stella. “Ma è anche un nuovo punto di partenza per il pieno sviluppo della bilateralità del settore, che trova il suo fulcro nel Ccnl degli studi professionali ratificato lo scorso novembre. Alla luce di questi numeri possiamo guardare con maggior tranquillità al futuro”.
E proprio il rinnovo del contratto degli studi sembra essere la molla che ha spinto in alto le quotazioni della Cassa. Come noto, il nuovo contratto prevede importanti novità sul fronte del finanziamento a Cadiprof. Se da un lato, infatti, è stato introdotto l’aumento di 1 euro mensile per ogni soggetto beneficiario per far fronte all’impennata dei costi della spesa sanitaria; dall’altro lato è stato reso cogente il versamento del contributo previsto a favore degli organismi bilaterali, come disposto nella circolare 43/2010 del ministero del Lavoro. Il nuovo Ccnl degli studi professionali stabilisce che il datore di lavoro che ometta il versamento delle somme dovute agli enti bilaterali (14 euro per Cadiprof e 4 euro per l’Ente Bilaterale Ebipro), sia tenuto a corrispondere al lavoratore un elemento distinto della retribuzione (Edr) non assorbibile di importo pari a 22 euro, corrisposto per 14 mensilità e che rientra nella retribuzione di fatto e nella base di calcolo per il trattamento di fine rapporto. Il datore di lavoro, anche qualora decidesse di non iscrivere i propri lavoratori al sistema della bilateralità, dovrà versare ai dipendenti tale elemento retributivo e non potrà esimersi dall’assicurare uguale trattamento sanitario integrativo stipulando un apposita polizza assicurativa. A conti fatti i vantaggi (anche economici) dell’adesione alla Cassa sono immediati. “Gli studi professionali e i loro consulenti hanno colto con estrema tempestività e interesse le opportunità scaturite dal nuovo contratto” ha sottolineato Stella. “Questa rinnovata attenzione verso la Cassa, patrimonio comune dei professionisti, e verso la bilateralità, leva di sviluppo dell’intero comparto, pone le basi per compattare e rendere ancora più forte il settore delle libere professioni, in uno dei momenti più delicati per l’economia del Paese”.

 

/

 

/
 

11101