Antitrust, ecco le misure per la concorrenza

Il garante, Giovanni Pitruzzella ha consegnato al governo un dossier per aprire i mercati. Il capitolo delle professioni Il sottosegretario Antonio Catricalà ha annunciato che il nuovo pacchetto sulle liberalizzazioni del governo sarà presentato il prossimo 20 gennaio. Il perno su cui ruota l’intera azione del governo per il rientro del debito pubblico fa leva
Il garante, Giovanni Pitruzzella ha consegnato al governo un dossier per aprire i mercati. Il capitolo delle professioni

Il sottosegretario Antonio Catricalà ha annunciato che il nuovo pacchetto sulle liberalizzazioni del governo sarà presentato il prossimo 20 gennaio. Il perno su cui ruota l’intera azione del governo per il rientro del debito pubblico fa leva su una crescita del Pil di 3 punti all’anno e dovrebbe realizzarsi appunto attraverso un articolato piano di interventi che ostacolano l’apertura dei mercati e per favorire la competitività del sistema Paese, anticipando alcune indicazioni suggerite dall’Antitrust di Giovanni Pitruzzella che dovrebbero comunque rappresentare l’ossatura del disegno di legge annuale per la concorrenza e il mercato.
Il dossier dell’Autorità garante si articola in settori per ciascuno dei quali vengono proposte le misure pro-concorrenza di rapida attuazione, tra cui quello relativo alle libere professioni. Nel documento l’Autorità riconosce la consapevolezza degli interessi fondamentali del singolo e della collettività spesso collegati ai servizi professionali, come anche il contributo di molte attività professionali alla diffusione dell’innovazione scientifica e tecnologica nell’interesse della competitività del Paese. Non vengono quindi disconosciute le peculiarità che connotano tali attività e viene affermato l’obiettivo di non perseguire alcuna impropria assimilazione delle libere professioni alle attività commerciali. Tuttavia, secondo l’Antitrust i principi concorrenziali possono essere applicati, anche in tale settore, in modo compatibile con le esigenze di protezione sociale e di tutela dei rilevanti interessi pubblici ad esso sottesi e che una maggiore ispirazione del quadro regolamentare ai suddetti principi possa arrecare benefici stimoli al settore e, di riflesso, all’intera collettività.
L’Autorità ritiene inoltre che occorre completare il processo di modernizzazione già avviato e consentire alle libere professioni di svolgere un ruolo adeguato di sostegno alla crescita nel Paese. Ma per raggiungere l’obiettivo, secondo l’Autorità garante risulta necessario introdurre l’abolizione dei tariffari, una riforma della composizione degli organi disciplinari degli Ordini, la limitazione del potere degli Ordini in materia di corsi di formazione, la revisione della pianta organica dei notai, l’eliminazione del controllo degli ordini sulla pubblicità dei professionisti. Per quanto riguarda il notariato, infine, l’Autorità ritiene che a fronte di un aumento considerevole dell’attività svolta dai notai in generale e da ciascuno di essi, in termini di numero di atti, non vi sia stato un effettivo adeguamento ed ampliamento della pianta organica di tali figure professionali.

Ecco le altre misure proposte dall’Antitrust.
Servizi pubblici locali. In tale settore, l’Autorità ritiene necessario che vengano tempestivamente adottate le misure inerenti l’immediata attuazione del principio di liberalizzazione; la previsione di ulteriori limiti agli affidamenti diretti (c.d. in house); gli incentivi alla cessione della società pubbliche; una maggiore chiarezza normativa, attuabile attraverso una ricognizione delle norme incompatibili e abrogate; una maggiore trasparenza.

Appalti pubblici. Con riferimento agli appalti pubblici l’Autorità ritiene necessario che vengano adottate le misure volte ad introdurre il divieto degli affidamenti diretti per lavori e forniture nonché la previsione di precisi limiti all’affidamento in house di servizi, la cui ammissibilità venga subordinata a una previa apposita analisi di mercato che evidenzi i concreti benefici derivanti dall’affidamento in house rispetto alla scelta del contraente con gara limiti per i servizi.

Pubblica Amministrazione. L’efficacia di alcune misure pro-concorrenziali, secondo l’Antitrust, dipende anche dall’attuazione da parte delle amministrazioni del principio di liberalizzazione delle attività economiche e, in parte, anche del diverso principio di semplificazione delle procedure. Per questi motivi si ritiene necessario effettuare una ricognizione di tutti i procedimenti autorizzatori con mantenimento (e semplificazione) solo di quelli strettamente necessari.

Disincentivo all’introduzione di nuovi oneri burocratici. Come ulteriore misura idonea a disincentivare in futuro la reintroduzione di nuovi oneri burocratici per cittadini e imprese, l’Autorità propone la detraibilità per cittadino e imprese delle spese sostenute per adeguarsi a nuove normative che introducono oneri burocratici.

Distribuzione carburanti, gas naturale ed energia elettrica. Con riguardo a questo settore, al fine di garantire una più incisiva razionalizzazione della rete distributiva, nonché favorire lo sviluppo di operatori indipendenti dalle compagnie petrolifere anche attraverso forme di aggregazione di piccoli operatori e/o di gestori di impianti, l’Autorità ritiene necessario che in tempi brevi vengano adottate da un lato misure volte alla razionalizzazione della rete di distribuzione e dall’altro incentivi allo sviluppo degli operatori indipendenti ed impianti
multimarca.

Energia elettrica e gas. Con riguardo a questo settore, l’Autorità ritiene necessario che in tempi brevi vengano adottate misure pro-concorrenziali relative ad agevolazioni per la costruzione di nuove infrastrutture di importazione di gas.

Infrastrutture di trasporto, autostrade e trasporti. L’Autorità ritiene necessario, in tali settori, procedere rapidamente nel senso di attribuire all’Autorità di regolamentazione dei Trasporti anche le competenze in materia di autostrade.

Trasporto ferroviario. L’Autorità ritiene opportuno che, nel settore del trasporto ferroviario, in tempi brevi vengano adottate le seguenti misure: immediata operatività dell’Autorità di regolazione dei Trasporti al fine di garantire la terzietà della gestione delle infrastrutture ferroviarie; precisazione degli ambiti di servizio pubblico, distinguendo le tratte profittevoli da quelle non profittevoli; promozione del ricorso alla gara per i servizi di trasporto regionale, attraverso incentivazioni alle Regioni che la privilegiano rispetto agli affidamenti diretti; rimozione degli ostacoli derivanti dalla disponibilità del materiale rotabile per la partecipazione alle gare.
A parere dell’Autorità le difficoltà incontrate dal processo di liberalizzazione del trasporto ferroviario si riflettono in condizioni di offerta ancora insoddisfacenti soprattutto per quanto riguarda la qualità del servizio di trasporto regionale passeggeri e del trasporto merci. Coerentemente, ritiene opportuno che si valorizzi il ricorso a procedure concorrenziali nelle modalità di assegnazione dei servizi, al fine di minimizzare l’entità del sussidio pubblico per quelli effettivamente non remunerativi.

Autotrasporto merci su gomma. Ai fini di una maggiore concorrenza nell’offerta dei servizi in questione, l’Autorità ritiene essenziale eliminare delle misure che agevolano la fissazione di tariffe minime.

Comunicazioni. In tale settore, l’Autorità propone la promozione delle reti NGN nelle aree a fallimento di mercato nonché lo snellimento delle procedure per realizzazione reti di comunicazione. Si richiede, inoltre, un tempestivo recepimento del nuovo quadro regolamentare europeo sulle comunicazioni elettroniche.

Servizi postali. Per garantire l’effettiva realizzazione di un mercato concorrenziale dei servizi postali in Italia, l’Autorità ritiene necessario che siano adottate le misure volte alla ridefinizione dell’ambito del servizio universale, limitandone il perimetro ai soli servizi effettivamente suscettibili di rientrare in tale qualifica, e ridefinendone la stessa struttura e le modalità di affidamento al fine di eliminare ingiustificate restrizioni e massimizzare le possibilità di concorrenza nell’offerta dei servizi postali, riducendo il costo netto del finanziamento del servizio universale. Si propone, inoltre, di attribuire alla nuova funzione di regolazione del settore postale, svolta dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, esplicite competenze in materia di fissazione di condizioni di accesso alla rete postale dell’operatore dominante da parte dei soggetti concorrenti. Da ultimo si richiede di eliminare le discriminazioni normative ancora esistenti a favore dell’operatore con riguardo alla materia dell’esenzione dall’IVA.

Settori bancari e assicurativi. Nei mercati dei servizi bancari e assicurativi, l’Autorità ritiene necessario introdurre le seguenti previsioni pro-concorrenziali: separazione societaria dell’attività di BancoPosta, rafforzamento del divieto ai cumuli di incarichi nella governance nel settore bancario assicurativo e finanziario; eliminazione delle previsioni in materia di commissioni relative all’uso dei servizi di pagamento; modifiche ai criteri di definizione delle commissioni interbancarie; maggiore trasparenza nelle condizioni di offerta nell’erogazione dei servizi di finanziamento; disciplina del conflitto tra attività di intermediazione delle polizze assicurative e attività di finanziamento da parte della banca beneficiaria della polizza; introduzione di meccanismi incentivanti l’efficienza nel sistema di risarcimento diretto nel settore assicurativo RCAuto.
Dal punto di vista concorrenziale, infatti, ritiene essenziale intervenire in primo luogo sul fronte della trasparenza, completezza e qualità dell’informazione resa al cliente mutuatario.
Occorre ricordare che in molti dei suoi interventi, l’Autorità ha imposto misure e ha sollecitato modifiche normative per il superamento dei conflitti di ruoli dovuti all’assunzione da parte dei medesimi soggetti di più cariche in società concorrenti.
Al riguardo, si osserva che l’art. 36 della legge n. 214/2011 ha introdotto, recependo le indicazioni dell’Autorità, una disciplina del cumulo di incarichi nella governance dei settori bancario, assicurativo e finanziario laddove è previsto che: “È vietato ai titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo e ai funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari di assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti”.
In merito a tale disposizione, che risolve le problematiche concorrenziali legate all’esistenza dei conflitti sopramenzionati, l’Autorità ritiene che debba essere meglio esplicitato, al fine di superare dubbi interpretativi ed assicurare il pieno sviluppo di un contesto competitivo, che tale divieto abbia ad oggetto l’insieme delle attività svolte dal gruppo.
In materia di assicurazione per la responsabilità civile derivante dalla circolazione degli autoveicoli, l’Autorità ha riscontrato con favore l’intervento legislativo che ha introdotto il sistema
del risarcimento diretto, in virtù del quale è stata sottoscritta la Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto (CARD) e sta valutando gli effetti dell’introduzione di tale sistema nell’ambito di un’indagine conoscitiva attualmente in corso. Al fine di migliorare tale sistema l’Autorità auspica un intervento di affinamento del funzionamento del sistema CARD finalizzato a introdurre adeguati incentivi al controllo dei costi dei risarcimenti tramite recuperi di efficienza. Al riguardo, una linea di intervento dovrebbe prevedere l’adozione di tetti ai rimborsi ricevuti dalla compagnia del danneggiato modulati in funzione degli obiettivi di efficienza che le compagnie devono raggiungere in termini di minori costi.

Distribuzione commerciale. In tale ambito, l’Autorità ritiene necessaria eliminare le deroghe non giustificate all’apertura di esercizi commerciali.

Servizio taxi. Con riguardo alle attività di taxi (trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea), l’Autorità ritiene necessaria una piena liberalizzazione del servizio.

Distribuzione dei farmaci. Nel settore della distribuzione farmaceutica, l’Autorità ritiene necessario adottare le seguenti misure pro-concorrenziali: liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C e rimozione gli ostacoli all’apertura di nuove farmacie, aumentando la pianta organica della stesse.

Distribuzione editoriale. L’Autorità intende, tenendo conto del mutato contesto di mercato, segnalare la necessità di eliminare le disposizioni che limitano o impediscono il libero esplicarsi di dinamiche concorrenziali, attraverso la previsione della remunerazione differenziata dei rivenditori.

Misure di carattere generale. L’Autorità, al fine di rafforzare lo svolgimento delle proprie funzioni in materia di vigilanza sul rispetto degli obblighi di separazione societaria a tutela della concorrenza, e, in materia di tutela del consumatore, aumentare l’efficacia deterrente delle sanzioni e distendere le tutele anche alle microimprese, nonché al fine di garantire che anche nel processo civile sia prevista una specifica regola di competenza in materia di concorrenza, propone di rafforzare il regime sanzionatorio per la violazione degli obblighi di separazione societaria e in materia di pubblicità ingannevole.
 

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