Arriva la card professionale europea

Il Parlamento Ue ha approvato le modifiche alla direttiva sul riconoscimento delle qualifiche. Tra le altre novita’, una banca dati pubblica e formazione professionale comune Via libera alla card elettronica europea per favorire una maggiore mobilità dei professionisti in Europa. Con 596 voti favorevoli, 37 contrari e 31 astenuti, il Parlamento europeo ha approvato nella
Il Parlamento Ue ha approvato le modifiche alla direttiva sul riconoscimento delle qualifiche. Tra le altre novita’, una banca dati pubblica e formazione professionale comune

Via libera alla card elettronica europea per favorire una maggiore mobilità dei professionisti in Europa. Con 596 voti favorevoli, 37 contrari e 31 astenuti, il Parlamento europeo ha approvato nella seduta plenario del 9 ottobre la direttiva n. 2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali che ora dovrà ora essere approvata formalmente dagli Stati membri. La novità principale della norma introduce il rilascio di una tessera professionale elettronica ai titolari di una qualifica professionale (medici, architetti, avvocati, commercialisti…) per agevolare l’esercizio della professione in qualsiasi Stato membro dell’Ue.
Le nuove norme, permetteranno ai professionisti che desiderano accelerare il riconoscimento delle loro qualifiche da parte di un altro Stato membro di optare per la tessera europea delle qualifiche professionali. Le tessere professionali saranno fornite dagli Stati membri d’origine, principalmente per brevi periodi di lavoro all’estero e dallo Stato membro ospitante nel caso in cui la pratica sia stata trasferita.

Il sistema si baserà sull’attuale sistema d’informazione del mercato interno tra le amministrazioni degli Stati membri. Si accelererebbero così i tempi di procedura e si faciliterebbe il processo di riconoscimento, poiché il titolare di una qualifica professionale potrebbe chiedere al proprio paese di origine di completare tutte le fasi preparatorie invece di dover far domanda presso il paese ospitante, come avviene attualmente. Qualora uno Stato membro ospitante non adotti una decisione entro il termine stabilito dalla direttiva, la tessera professionale europea si considererà rilasciata e sarà inviata automaticamente al titolare di una qualifica professionale.

Meccanismo di allerta
La direttiva approvata mira a prevenire che gli operatori sanitari – tra cui medici, infermieri, veterinari e specialisti di assistenza per l’infanzia – condannati per un crimine o sottoposti a grave azione disciplinare possano esercitare la professione in un altro Stato membro. Tutti gli Stati membri dell’Ue dovrebbero essere informati di tali condanne o decisioni entro tre giorni.

Banca dati pubblica Ue per le professioni regolamentate
In base all’attuale direttiva sulle qualifiche professionali, esistono circa 800 professioni regolamentate, di cui sette automaticamente riconosciute in tutti i paesi membri. A tale categoria appartengono: medici, dentisti, farmacisti, infermieri, ostetrici, veterinari e architetti.
Per garantire maggiore trasparenza nel mercato dei servizi professionali, la Commissione svilupperà e terrà aggiornata una banca dati delle professioni regolamentate che sarà accessibile al pubblico. In essa saranno inserite le informazioni fornite dagli Stati membri, specificando le attività contemplate da ogni professione e dimostrando che i requisiti a esse correlati non siano discriminatori.

Formazione professionale
Particolare attenzione viene poi dedicata allo sviluppo professionale continuo dei professionisti che beneficiano del riconoscimento automatico delle qualifiche (dottori, dentisti, veterinari, infermiere, ostetriche, farmacisti e architetti). Gli Stati membri dovranno, infatti, incoraggiare e promuovere misure per la formazione continua. La norma prevede l’introduzione dell’istituto dei principi comuni di formazione, con il quale si cercherà di rispondere meglio ai bisogni dei professionisti. Le qualifiche ottenute secondo i quadri comuni di formazione o accertate attraverso dei test comuni saranno automaticamente riconosciute dalle autorità nazionali degli Stati membri. Per l’elaborazione di tali concetti sarà chiesto l’intervento delle associazioni dei professionisti e delle organizzazioni rappresentative a livello nazionale ed europeo.
Anche le conoscenze linguistiche saranno soggette ad una valutazione, da condursi successivamente al controllo delle qualifiche, ma che sarà ugualmente importante per l’esercizio di alcune professioni, in primis per quelle che hanno delle implicazioni per la salute dei cittadini.
 

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