Bonus giovani, risorse ancora disponibili

Secondo i dati Inps, quasi 8 mila le richieste avanzate dalle regioni. Esaurito il plafond in Lombardia ed Emilia Romagna. A tre giorni dal click day del 1° ottobre, sfiorano quota 8 mila le richieste per il “bonus assunzioni under 30”. Secondo quanto riportato dall’Inps, “L’81% circa di esse riguarda nuove assunzioni e il 19%
Secondo i dati Inps, quasi 8 mila le richieste avanzate dalle regioni. Esaurito il plafond in Lombardia ed Emilia Romagna.

A tre giorni dal click day del 1° ottobre, sfiorano quota 8 mila le richieste per il “bonus assunzioni under 30”. Secondo quanto riportato dall’Inps, “L’81% circa di esse riguarda nuove assunzioni e il 19% si riferisce invece a trasformazioni. L’importo impegnato ha superato gli 86 milioni di euro. L’incentivo, introdotto dall’articolo 1 del decreto legge 28 giugno 2013, n. 76, convertito con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 99, è riconosciuto alle aziende che assumono giovani fra i 18 e i 29 anni privi di impiego da almeno sei mesi o senza un diploma di scuola media superiore o professionale, oppure che trasformino un rapporto di lavoro già esistente da tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato”.

Il beneficio, che può essere richiesto dalle aziende esclusivamente per via telematica, è pari ad un terzo della retribuzione (fino a un massimo di 650 euro al mese) per una durata massima di 18 mesi (12 mesi nel caso di trasformazioni di contratti a termine in rapporti a tempo indeterminato).

I dati ufficiali si arricchiscono di ora in ora e, secondo le ultime notizie fornite dall’Inps, alcune regioni del Nord avrebbero teoricamente esaurito i fondi a loro disposizione. Le domande avanzate dagli imprenditori lombardi hanno infatti doppiato il plafond disponibile (1.469 su 700), mentre le richieste in Emilia Romagna sono state 557 a fronte di un tetto di 541.

In terza posizione si trova l’Abruzzo, dove le richieste sono pari all’88,5% di quelle disponibili. Seguono Veneto (73%), Provincia autonoma di Bolzano (72,2%) e Lazio (70,5%).

Al Sud, complessivamente, la disponibilità risulta ancora ampia. In Campania, dove il numero di domande è risultato il più alto dopo la Lombardia (936), la percentuale di richieste è del 27,2%; mentre in Calabria si scende al 20%, in Puglia al 19,7% e in Sicilia al 12,8%. Fanalino di coda la Valle d’Aosta con sole 7 richieste, pari al 10,5% dei fondi assegnati.

 

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