Certificati medici on line nel caos

AREA SANITA’ E SALUTE. Scattano le sanzioni, ma il sistema telematico non funziona. La Fimmg scrive ai prefetti e proclama lo stato di agitazione della categoria Il 1° febbraio “nel giorno dell’avvio delle sanzioni per i certificati on-line i nostri medici ci segnalano che il sito è bloccato già da ieri sera e ancora in
AREA SANITA’ E SALUTE. Scattano le sanzioni, ma il sistema telematico non funziona. La Fimmg scrive ai prefetti e proclama lo stato di agitazione della categoria

Il 1° febbraio “nel giorno dell’avvio delle sanzioni per i certificati on-line i nostri medici ci segnalano che il sito è bloccato già da ieri sera e ancora in queste prime ore del mattino. Per una risposta dal Call Center si impiegano fino a 18 minuti. Per questo ci sentiamo presi in giro dal Ministro Brunetta”. E’ quanto afferma il segretario nazionale della FIMMG, Giacomo Milillo. “I lavoratori che credono ai trionfalistici comunicati stampa del Ministero dell’Innovazione pretendono dal loro medico il certificato on-line, ma il sistema non funziona” aggiunge in una nota Milillo, che ha inviato un telegramma a tutti i prefetti italiani per denunciare il mancato funzionamento del Server Centrale Inps a cui i medici di medicina generale e tutti gli altri medici del Ssn devono inviare i certificati di malattia on line, sottolineando che “a causa di tale disservizio i certificati verranno rilasciati ai lavoratori in formato cartaceo e nulla potrà essere addebitato ai medici certificatori”.
Fallito, dunque, l’ultimo tentativo di mediazione tra il ministero e i sindacati medici sull’invio telematico dei certificati medici. Il ministro Brunetta ha ribadito che dal 1° febbraio scattano le sanzioni a carico dei medici che non certificano online e i sindacati di categoria, Fimmg, in testa, hanno risposto con la mobilitazione. “Questi disagi sono ben noti al Ministero” prosegue Milillo. “Li abbiamo più volte segnalati sulla base di studi e sondaggi dai quali emergeva chiaramente il persistere di blocchi frequenti nel sistema di certificazione on-line e soprattutto per il call center. Il sistema non è a regime e per questo abbiamo appreso con amarezza il no del ministro Brunetta alla richiesta di tutti i sindacati medici di rinviare le sanzioni per il mancato utilizzo dei certificati on-line. Lo stato di agitazione va avanti".
"I medici sono offesi e umiliati perché, se il progetto della certificazione on-line ha fatto qualche progresso, il merito è soprattutto loro che con le proprie risorse hanno compensato le carenze di un sistema improvvisato – sottolinea Milillo -. Solo alcune regioni si sono tempestivamente attivate per supportare i medici e, comunque, la maggior parte degli ospedali italiani, gli ambulatori degli specialisti, la guardia medica notturna e festiva sono totalmente sprovvisti degli strumenti necessari. C’è quindi più di un motivo per essere ‘agitatissimo’, ma il portavoce del Ministro Brunetta confonde con agitazione la determinazione di chi sa di avere ragione”.

 

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