Contributi previdenziali e Confidi all’esame del Senato

L’agenda dei lavori parlamentari della settimana che riguardano i professionisti «Il contributo integrativo a carico di coloro che si avvalgono delle attività professionali degli iscritti è fissato mediante delibera delle casse o enti di previdenza competenti, approvata dai Ministeri vigilanti, in misura percentuale rispetto al fatturato lordo ed è riscosso direttamente dall’iscritto medesimo all’atto del
L’agenda dei lavori parlamentari della settimana che riguardano i professionisti

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«Il contributo integrativo a carico di coloro che si avvalgono delle attività professionali degli iscritti è fissato mediante delibera delle casse o enti di previdenza competenti, approvata dai Ministeri vigilanti, in misura percentuale rispetto al fatturato lordo ed è riscosso direttamente dall’iscritto medesimo all’atto del pagamento, previa evidenziazione del relativo importo nella fattura. La misura del contributo integrativo di cui al primo periodo non può eccedere il 5 per cento del fatturato lordo. Al fine di migliorare i trattamenti pensionistici degli iscritti alle casse o enti di cui al presente decreto legislativo e a quelli di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, che adottano il sistema di calcolo contributivo è riconosciuta la facoltà di destinare parte del contributo integrativo all’incremento dei montanti individuali, previa delibera degli organismi competenti e secondo le procedure stabilite dalla legislazione vigente e dai rispettivi statuti e regolamenti. Le predette delibere, concernenti la modifica della misura del contributo integrativo e i criteri di destinazione dello stesso, sono sottoposte all’approvazione dei Ministeri vigilanti, che valutano la sostenibilità della gestione complessiva e le implicazioni in termini di adeguatezza delle prestazioni». Questo il testo del comma 3 dell’articolo 8 del decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, che riguarda la misura del contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero – professionale iscritti in albi ed elenchi, all’esame della commissione Lavoro del Senato. Il provvedimento, primo firmatario Antonino Lo Presti (Fli), è stato infatti calendarizzato in commissione dal relatore Zanoletti nella seduta di giovedì 4 novembre. La modifica all’articolo 8 del dlgs 103/96 è già stata approvata dalla Camera lo scorso 11 maggio.

Sempre a Palazzo Madama, riprende in commissione Finanze l’esame del provvedimento AS 1717 “Misure favore delle attività professionali” che tra l’altro contiene modifiche all’articolo 54 del testo unico delle imposte sui redditi e alle scadenze tributarie ed estende le disposizioni previste nella legge del 24 novembre 2003, n. 326 “anche ai consorzi di garanzia collettiva dei fidi tra professionisti”. Il provvedimento parlamentare, di iniziativa di Giuliano Barbolini (Pd) e relatore Giorgio Costa (Pdl), contiene anche nuove disposizioni in materia di responsabilità civile dei professionisti. Si tratta del quarto passaggio in Commissione Finanze del Senato.

Slitta intanto alla prossima settimana il voto finale dell’Aula del Senato sulla riforma forense, dopo che il provvedimento era tornato in commissione Giustizia, dove sono emersi alcuni punti controversi in particolare sui giovani e sul potere disciplinare del Consiglio nazionale forense. Non si sblocca intanto il pacchetto di provvedimenti che riguardano la riforma delle professioni. Dopo che le commissioni riunite Giustizia e Attività produttive di Montecitorio avevano deciso iter parlamentari differenti sulle diverse proposte di legge, nella prima settimana di novembre, in commissione Giustizia della Camera non è previsto l’esame del ddl Siliquini, mentre in commissione Attività produttive non sono ancora partiti i lavori sulla disciplina delle professioni non regolamentate (provvedimento che raggruppa quattro proposte). Ancora al palo il testo di Antonino Lo Presti (Fli) che reca “Misure di sostegno e di incentivo per lo sviluppo delle libere professioni, nonché delega al Governo in materia di estensione della disciplina del concordato preventivo e per l’istituzione di una procedura di esdebitazione in favore dei professionisti”, assegnato alla II commissione Giustizia della Camera.
 

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