Crisi: Confprofessioni al tavolo del Pd con parti sociali e imprese

Si e’ svolto il 24 agosto il vertice tra Pd, sindacati, imprese e professioni. Le proposte della Confederazione Confprofessioni al tavolo del Pd con le parti sociali. Con l’incontro dei vertici del Partito Democratico con sindacati e imprese, tenutosi il 24 agosto, Confprofessioni entra a pieno titolo nell’accordo delle parti sociali del 28 giugno scorso
Si e’ svolto il 24 agosto il vertice tra Pd, sindacati, imprese e professioni. Le proposte della Confederazione

Confprofessioni al tavolo del Pd con le parti sociali. Con l’incontro dei vertici del Partito Democratico con sindacati e imprese, tenutosi il 24 agosto, Confprofessioni entra a pieno titolo nell’accordo delle parti sociali del 28 giugno scorso promosso da Abi (Associazione bancaria italiana) e Confindustria. Il Pd ha infatti riconosciuto il ruolo di parte sociale della Confederazione che riunisce i liberi professionisti e richiama l’attenzione sull’importanza del ruolo dei professionisti per la crescita del Paese. Durante l’incontro, al quale ha partecipato il vice presidente Ezio Maria Reggiani, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha annunciato l’istituzione di un tavolo, “una sede di confronto permanente con le parti sociali per affrontare l’emergenza ” economica del Paese. Bersani ha, inoltre, spiegato che gli emendamenti che il Pd presenterà il 26 agosto in Parlamento sono parte di “un piano coerente che lascia i saldi invariati”.
La rosa contente le dieci principali proposte alternative alla manovra del Governo dettate dal Pd, per ottenere equità e sviluppo sostenibile, trova il favore di Confprofessioni che è pronta a collaborare, presentando idee concrete per favorire sburocratizzazione della Pa, tagli ai costi della politica, autonomia delle parti sociali e la lotta all’evasione fiscale (vedi in allegato le dichiarazioni del vice presidente Ezio Maria Reggiani). L’apertura del Pd verso Confprofessioni e il sistema professionale consente anche di affrontare la delicata questione delle liberalizzazioni, purché la materia venga affrontata senza pregiudizi e salvaguardando gli ordini professionali.

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