Dalla Rassegna… La prossima sfida? Estendere il welfare agli invisibili

L’intervento del presidente di Confprofessioni Stella sulle colonne de Il Sole 24 Ore I media tornano ad occuparsi della crisi negli studi. In un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 27 settembre 2010, sotto il titolo “Cig e sostegno ai redditi: il welfare entra negli studi”, Chiara Bussi analizza il quadro economico delle
L’intervento del presidente di Confprofessioni Stella sulle colonne de Il Sole 24 Ore

I media tornano ad occuparsi della crisi negli studi. In un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 27 settembre 2010, sotto il titolo “Cig e sostegno ai redditi: il welfare entra negli studi”, Chiara Bussi analizza il quadro economico delle diverse categorie professionali, segnalando un forte ridimensionamento del giro di affari, per esempio, tra ingegneri (-2.7%) e notai (-17.3%), e rilancia il tema delle misure di sostegno messe in campo dalle categorie per fronteggiare la recessione in atto. A cominciare dalla Cig, “la prima conquista” degli studi professionali resa possibile dal decreto anticrisi del 2009. “Secondo un’elaborazione di Confprofessioni su dati Inps aggiornati a metà dicembre” scrive Il Sole 24 Ore “su circa un milione di dipendenti stimati, sono 5.547 quelli che ne hanno beneficiato finora”. Ecco il commento del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, raccolto da Chiara Bussi: “L’estensione degli ammortizzatori sociali al mondo delle libere professioni è stata un gran risultato e i professionisti stanno 9iniziando ad accorgersi dello strumento a loro disposizione”. “La prossima sfida” continua Stelle sulle colonne del Il Sole 24 Ore “sarà l’estensione dei benefici del welfare ai soggetti scoperti. Sono i professionisti del futuro senza tutele e con poche regole: giovani con partita Iva iscritti all’ordine che hanno instaurato un rapporto predominante, se non esclusivo, con un solo datore di lavoro, Co.co.pro non ancora abilitati a svolgere l’attività, categorie di lavoro autonomo che versano i contributi previdenziali all’Inps e praticanti”.

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