Dati sanitari, i medici chiedono una proroga

Per la categoria troppe le criticità riscontrate nell’invio. E gli studi professionali associati non possono essere delegati per un errore del Sistema. Lo denuncia l’Anc Con una lettera ai ministri dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e della Salute, Beatrice Lorenzin, la Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) ha chiesto la proroga della scadenza per l’invio dei dati
Per la categoria troppe le criticità riscontrate nell’invio. E gli studi professionali associati non possono essere delegati per un errore del Sistema. Lo denuncia l’Anc

Con una lettera ai ministri dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e della Salute, Beatrice Lorenzin, la Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) ha chiesto la proroga della scadenza per l’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria. Entro il 31 gennaio 2016, le strutture sanitarie e i medici devono infatti trasmettere al Sistema i dati relativi alle spese sanitarie sostenute dai cittadini ai fini della dichiarazione 730 precompilata (decreto Mef del 31 luglio 2015). Il medico può provvedere direttamente alla trasmissione dei dati di spesa sanitaria oppure tramite un soggetto terzo abilitato come intermediario fiscale.

 

La richiesta di proroga da parte della Fnomceo nasce dalle criticità tecniche che medici, odontoiatri e consulenti delegati alla trasmissione dei dati stanno riscontrando. La Federazione però non chiede solo tempo ma anche una circolare interpretativa delle Entrate per chiarire l’ambito di applicazione della normativa con particolare riferimento alle società e al quadro sanzionatorio”.

 

Sullo stesso fronte si sta muovendo anche l’Anc, l’Associazione Nazionale Commercialisti (aderente a Confprofessioni). In una lettera aperta al Dipartimento delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate l’Associazione segnala una grave anomalia del sistema ai danni degli studi professionali associati che, pur essendo regolarmente abilitati all’attività di trasmissione fiscale, non possono essere delegati all’invio dei dati. Il Sistema Tessera Sanitaria segnala infatti l’errore e non consente di completare la procedura di acquisizione della delega (“delega negata”), poiché non trova corrispondenza tra il codice fiscale e l’indirizzo Pec dell’intermediario. Questo perché dall’indice nazionale INI-PEC sono esclusi gli indirizzi Pec degli studi professionali associati, la cui gestione non è attualmente contemplata.

 

Ma le possibilità di proroga sembrano essere poche. Il ministero dell’Economia fa sapere che lo slittamento del termine produrrebbe un effetto domino sulle successive scadenze e porterebbe a ritardi su tutto il calendario del 730 precompilato.