Ddl concorrenza, cosa cambia per avvocati e notai

Le Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno licenziato il provvedimento, che sarà discusso in Aula il prossimo 21 settembre Via libera dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera al ddl concorrenza che, dopo il passaggio nelle commissioni consultiva approderà in aula il prossimo 21 settembre. Oltre alle nuove misure su Rc auto,
Le Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno licenziato il provvedimento, che sarà discusso in Aula il prossimo 21 settembre

Via libera dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera al ddl concorrenza che, dopo il passaggio nelle commissioni consultiva approderà in aula il prossimo 21 settembre. Oltre alle nuove misure su Rc auto, telefonia e mercato dell’energia, il provvedimento interviene anche su alcune professioni, come avvocati e notai.

 

In materia di concorrenza nella professione forense, la novità più rilevante riguarda l’ingresso di soci di capitale nelle società tra avvocati. Grazie a un emendamento dei relatori, i soci, per almeno due terzi del capitale sociale e dei diritti di voto, devono essere avvocati iscritti all’albo, ovvero avvocati iscritti all’albo e professionisti iscritti in albi di altre professioni: resta fermo il principio in base al quale la prestazione professionale deve essere svolta solo da soci professionisti, i quali assicurano per tutta la durata dell’incarico la piena indipendenza e imparzialità, dichiarando possibili conflitti di interesse o incompatibilità, iniziali o sopravvenute.

 

Sul fronte della professione notarile, la novità più rilevante riguarda l’ampliamento del numero dei notai. Un emendamento approvato nelle commissioni riunite Finanze e Attività produttive prevede infatti che a ogni posto notarile corrisponda una popolazione di almeno 5 mila abitanti (in precedenza era 7 mila). Secondo quanto annunciato dalla relatrice Silvia Fregolent, il numero dei notai potrebbe salire dagli attuali 7mila fino a 10-12mila, dipenderà dai concorsi». Cancellata, invece, la discussa norma sui passaggi di proprietà di beni immobili commerciali di valore catastale non superiore ai 100 mila euro. Rispetto alla versione precedente, che concedeva anche agli avvocati la possibilità  di effettuare passaggi di proprietà su tali beni, la nuova versione del ddl affida la competenza esclusiva solo ai notai.