Ddl lavoro autonomo, più risorse ai Centri per l’impiego

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso un parere sul Collegato alla legge di Stabilità: “Gravosi gli oneri che deriverebbero dall’apertura di sportelli dedicati” “Bene la volontà di introdurre misure a tutela del lavoro autonomo, ma è necessario garantire risorse adeguate per lo svolgimento delle nuove competenze attribuite ai Centri per l’impiego,
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso un parere sul Collegato alla legge di Stabilità: “Gravosi gli oneri che deriverebbero dall’apertura di sportelli dedicati”

“Bene la volontà di introdurre misure a tutela del lavoro autonomo, ma è necessario garantire risorse adeguate per lo svolgimento delle nuove competenze attribuite ai Centri per l’impiego, salvaguardando l’autonomia organizzativa delle Regioni nel fornire il servizio, nell’ambito dei percorsi di politica attiva di cui all’articolo 18 del D. Lgs. 150/2015”. Questo il commento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che, lo scorso 11 febbraio, ha diffuso un parere sul disegno di legge “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”.

 

L’articolo 6 del ddl prevede che i Centri per l’impiego e gli organismi accreditati si dotino, in ogni sede aperta al pubblico, di uno sportello dedicato al lavoro autonomo, tuttavia, secondo la Conferenza , questo attribuirebbe ai Centri per l’impiego ulteriori funzioni, che andrebbero ad aggiungersi a quelle già previste dal Jobs Act, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.

 

Inoltre, l’articolo 7 comma 1, prevede che le amministrazioni pubbliche promuovano, in qualità di stazioni appaltanti, la partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici, in particolare, favorendo il loro accesso alle informazioni relative alle gare pubbliche, anche attraverso i suddetti sportelli dedicati, e la loro partecipazione alle procedure di aggiudicazione. Tuttavia, sottolinea la Conferenza,il comma 3 del medesimo articolo stabilisce che agli adempimenti di cui al comma 1 si provveda senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente”.

 

“Pur ritenendo plausibile che i centri per l’impiego eroghino servizi anche ai lavoratori autonomi, non risulta sostenibile che si attivi uno sportello dedicato in ogni sede aperta al pubblico, senza alcun onere aggiuntivo”, sostiene la Conferenza. “Al riguardo – conclude la nota – non si può che ribadire la difficile situazione, anche finanziaria, in cui versano i Centri per l’impiego, a seguito del processo di riordino delle Province e dei numerosi servizi che gli stessi sono chiamati a svolgere, in attuazione delle modifiche normative apportate dalla Legge n. 183 del 2014 e dai relativi decreti attuativi”.