Emergenza credito per le professioni

Le iniziative messe in campo dai due cda di Fidiprof per fronteggiare la crisi di liquidita’ del sistema L’emergenza credito si allarga a macchia d’olio sui liberi professionisti. Dall’area sanitaria a quella tecnica, dalle attività economiche a quella giuridiche, le difficoltà di accesso ai canali bancari rappresenta oggi una delle principali cause che soffocano le
Le iniziative messe in campo dai due cda di Fidiprof per fronteggiare la crisi di liquidita’ del sistema

L’emergenza credito si allarga a macchia d’olio sui liberi professionisti. Dall’area sanitaria a quella tecnica, dalle attività economiche a quella giuridiche, le difficoltà di accesso ai canali bancari rappresenta oggi una delle principali cause che soffocano le attività degli studi professionali. E le prospettive economiche sono ancor più preoccupanti, alla luce delle pressioni sul sistema bancario. La volatilità dello spread, risalito stabilmente sopra quota 300, e le conseguenti difficoltà di raccolta; l’aumento delle sofferenze legate al ciclo economico recessivo che, secondo un recente rapporto di Mediobanca ammontano a 21 miliardi di euro a livello di sistema fino alle più stringenti richieste sulla copertura sui rischi creditizi da parte della Banca d’Italia rischiano di bloccare qualsiasi ipotesi di ripresa dell’economia e, quindi, delle attività libero professionali.
È allarmante il quadro economico delle professioni che è emerso nel corso del consiglio di amministrazione di Fidiprof Nord e di Fidiprof Centro Sud, che si sono tenuti il 12 marzo a Roma per proseguire nell’opera di rafforzamento dei confidi dei liberi professionisti e individuare linee di intervento per alleggerire la stretta creditizia sul settore, immettendo liquidità fresca negli studi.
Per far fronte all’emergenza creditizia dei liberi professionisti i due Confidi che fanno capo al sistema Confprofessioni stanno marciando a passo spedito per allargare la base patrimoniale. Su questo fronte si registra, infatti, un aumento dei soci professionisti che hanno deciso di aderire ai Consorzi di garanzia sia al Nord che al Centro Sud. Al Nord le regioni più attive risultano Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, mentre nel Centro Sud Puglia, Toscana e Campania guidano la corsa alle adesioni. Sia al Nord che al Centro Sud le categorie più dinamiche risultano quelle dell’area Sanità e Salute, seguite dall’area Economia e Lavoro.
Parallelamente, nello spirito della mission dei Confidi, sono state deliberate nuove prestazioni di garanzia a favore dei professionisti.
Ma non sono solo i singoli professionisti a manifestare un crescente interesse verso Fidiprof, ma anche a livello di sistema professionale si registrano importanti novità. Uno dei dossier pesanti, aperti sui tavoli dei due Consigli di amministrazione riguarda l’alleanza con le Casse previdenziali dei professionisti, che stanno valutando la possibilità di sostenere i loro iscritti attraverso l’adesione al patrimonio dei Confidi della Confederazione. Tra queste una ha già deliberato l’adesione ai Fidiprof.
Una delle novità emerse dai Cda riguarda poi il rafforzamento della struttura operativa dei due Confidi. I board di Fidiprof hanno infatti deciso di avviare un articolato piano formativo che coinvolge i dipendenti delle associazioni aderenti al sistema confederale in materia di Testo unico bancario, ma anche alle opportunità date alle associazioni nella promozione dei Confidi e del credito ai professionisti.

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