Fondo di garanzia, una conquista per i professionisti

Pubblicato in GU il decreto attuativo del Mise, che apre i rubinetti del credito anche agli studi. L’azione di Confprofessioni in Parlamento E’ stato pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 18 alla Gazzetta Ufficiale n. 56 del 8 marzo 2014 il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 27 dicembre 2013 che reca Disposizioni per il rafforzamento
Pubblicato in GU il decreto attuativo del Mise, che apre i rubinetti del credito anche agli studi. L’azione di Confprofessioni in Parlamento

E’ stato pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 18 alla Gazzetta Ufficiale n. 56 del 8 marzo 2014 il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 27 dicembre 2013 che reca Disposizioni per il rafforzamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Il decreto attua le disposizioni contenute nell’articolo 1 del decreto-legge n. 69/2013 (decreto del «Fare») per favorire l’accesso al credito e allarga la platea dei soggetti beneficiari ai liberi professionisti e agli studi professionali.
Nel dettaglio il Fondo che agevola l’accesso alle risorse delle Pmi, mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca, e spesso si sostituisce, a quelle reali delle aziende, dando così una concreta possibilità di ottenere i finanziamenti necessari allo sviluppo dell’attività. La grande novità è rappresentata dal fatto che potranno accedere alla garanzia pubblica anche i professionisti iscritti ad un Ordine e quelli aderenti alle associazioni delle professioni non regolamentate incluse nell’apposito elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico, (sempre che queste ultime siano in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della legge n. 4 del 2013).
In una nota, Confprofessioni ha espresso la sua soddisfazione, ricordando come già nel luglio 2013 la Confederazione era riuscita, attraverso un emendamento presentato dai relatori Francesco Boccia e Francesco Paolo Sisto, in sede di conversione del Decreto del Fare (D.L. n. 69/2013), a richiamare l’attenzione sulla ennesima discriminazione ingiustificata contro i professionisti, che quindi, da oggi, potranno accedere alle garanzie previste dal Fondo al pari delle piccole e medie imprese.
 

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