Fondoprofessioni, boom di adesioni negli studi

Il Fondo presenta i dati delle adesioni nel settore di riferimento. In cinque mesi +4 mila E’ boom di adesioni a Fondoprofessioni tra gli studi professionali italiani. Il Fondo rende noti i dati delle adesioni all’interno del settore di riferimento. E i numeri sono decisamente positivi. Si naviga a vele spiegate verso le 55 mila
Il Fondo presenta i dati delle adesioni nel settore di riferimento. In cinque mesi +4 mila

E’ boom di adesioni a Fondoprofessioni tra gli studi professionali italiani. Il Fondo rende noti i dati delle adesioni all’interno del settore di riferimento. E i numeri sono decisamente positivi.
Si naviga a vele spiegate verso le 55 mila strutture aderenti (tra studi professionali e aziende), per un totale di 192 mila lavoratori iscritti. Ma il dato significativo viene proprio dagli studi professionali, che hanno superato le 35 mila unità per un totale di quasi 80 mila lavoratori per i quali viene versato lo 0,30% a Fondoprofessioni.
Presentando i dati commenta Massimo Magi, presidente di Fondoprofessioni: “Da Luglio ad oggi il balzo in avanti è notevole, infatti abbiamo registrato in cinque mesi un incremento di 4 mila studi professionali aderenti: un grandissimo successo”.

I numeri.

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Il dato delle adesioni cresce in tutte le aree del comparto professionale, con incrementi significativi, in particolare, tra le professioni economico-amministrative e socio-sanitarie. Il boom presenta picchi di particolare rilevanza tra i commercialisti aderenti, saliti a quota 8 mila e tra gli studi odontoiatrici, che hanno superato le 6 mila unità.
Continuano a crescere, inoltre, le adesioni nel settore delle professioni giuridiche. Così come nel mondo del notariato, infatti, ad oggi, quasi un notaio su tre in Italia aderisce a Fondoprofessioni.
Fanno registrare il segno più anche le professioni tecniche, con incrementi di architetti e ingegneri che versano per il proprio personale il contributo 0,30% al Fondo.
Il dato delle adesioni al Fondo tra gli studi professionali italiani assume tratti ancor più rilevanti se confrontato con i numeri degli scorsi anni.
Dal 2008 ad oggi gli studi professionali aderenti sono passati, infatti, da circa 17 mila, agli attuali 35 mila. Il dato in quattro anni è più che raddoppiato, con un’evidente crescita nell’ultimo anno.

I commenti. “Questi dati confermano l’importanza strategica di Fondoprofessioni per il rilancio del settore delle professioni attraverso la formazione continua”. Questo il pensiero di Magi, che prosegue: “Guai a mettere in discussione il fondamentale ruolo dei Fondi Interprofessionali a supporto della crescita dei lavoratori e delle micro-imprese che operano nel nostro Paese.”.
E a guardare i dati diramati dal Fondo sembra proprio che gli studi professionali abbiano scelto di puntare sulla formazione finanziata per realizzare interventi formativi di supporto e rilancio. A tal proposito dichiara Magi: “Non si possono ignorare questi dati, che sono la cartina di tornasole del bisogno di nuove e maggiori competenze negli studi professionali. La formazione finanziata ha un ruolo fondamentale in questo settore, così come in altri comparti produttivi, accomunati da numeri ridotti di dipendenti in organico”.
Rosetta Raso, vicepresidente di Fondoprofessioni, commenta così i dati diramati dal Fondo: “In una fase economica in cui i lavoratori vivono di incertezze, è sicuramente positivo il dato delle adesioni a Fondoprofessioni. E’ il segno di una programmazione lungimirante da parte degli studi e aziende per rilanciare occupabilità dei lavoratori e produttività delle strutture attraverso lo strumento della formazione finanziata”.
 

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