Giustizia civile, al via il progetto Strasburgo 2

Quattro mesi per smaltire le cause del secolo scorso e otto per quelle fino al 2005. Il ministero dichiara guerra al vecchio arretrato civile Al via la fase operativa del progetto “Arretrato civile ultratriennale – Programma Strasburgo 2”, il piano strategico di interventi messo a punto dal ministero della Giustizia per l’abbattimento del vecchio arretrato
Quattro mesi per smaltire le cause del secolo scorso e otto per quelle fino al 2005. Il ministero dichiara guerra al vecchio arretrato civile

Al via la fase operativa del progetto “Arretrato civile ultratriennale – Programma Strasburgo 2”, il piano strategico di interventi messo a punto dal ministero della Giustizia per l’abbattimento del vecchio arretrato civile e la progressiva riduzione del rischio legato ai rimborsi previsti dalle legge Pinto.

 

Il progetto nasce dal censimento effettuato nell’ottobre 2014 e dal successivo aggiornamento del 12 agosto 2015, che ha ulteriormente depurato i dati iniziali dalle cosiddette “false pendenze”, riducendo il numero degli affari civili pendenti da 4,8 a 4,5 milioni.

 

Nel documento di presentazione del Progetto Strasburgo 2, inviato il 2 ottobre scorso a tutti gli uffici giudiziari, il ministero invita ad azzerare in quattro mesi i 44.639 procedimenti civili iscritti a ruolo fino al 2000 e pendenti al 31/12/2014 presso corti di appello e tribunali, e a smaltire in otto mesi le 73.928 cause iscritte negli anni 2001-2005. Le cause del secolo scorso vengono definite “con precedenza assoluta”, anche a rischio di un lieve innalzamento della giacenza fisiologica delle cause più recenti.

 

Nel documento si ricorda inoltre che, a seguito dell’aggiornamento dei dati del censimento, le cause ultratriennali pendenti al 31/12/2014 (cioè quelle iscritte a ruolo fino al 2011 e quindi soggette al cosiddetto rischio Pinto) sono diminuite da 1.117.769 a 930.477, con un abbassamento del tasso di invecchiamento delle pendenze globali che passa dal 32% al 29,5%.

 

Le risorse già fornite dal ministero agli uffici (98  funzionari giudiziari) e quelle in arrivo (3 mila unità) verranno assegnate tenendo conto della “esigenza prioritaria di favorire lo smaltimento dell’arretrato civile di durata ultratriennale che grava su alcuni tribunali”.  “Non è solo questione di immagine”, si legge nel documento. “È anche una questione di costi economici: gli indennizzi previsti dalla legge Pinto sono finora costati all’Italia circa 750 milioni di euro”.

 

Il documento è consultabile sul sito giustizia.it cliccando sul banner Censimenti e Strasburgo 2.