I medici pediatri entrano in Confprofessioni

Con l’ingresso di Fimp salgono a 16 le sigle associative rappresentate dalla Confederazione. I medici pediatri entrano nella grande casa delle libere professioni. Il Consiglio generale di Confprofessioni ha infatti accolto la richiesta di adesione della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), che rappresenta l’85% dei pediatri italiani (su 7.400 pediatri circa 6 mila sono iscritti
Con l’ingresso di Fimp salgono a 16 le sigle associative rappresentate dalla Confederazione.

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I medici pediatri entrano nella grande casa delle libere professioni. Il Consiglio generale di Confprofessioni ha infatti accolto la richiesta di adesione della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), che rappresenta l’85% dei pediatri italiani (su 7.400 pediatri circa 6 mila sono iscritti alla Fimp. Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha espresso vivo apprezzamento per l’ingresso di Fimp nella Confederazione: “Diamo il benvenuto ai medici pediatri italiani nella casa di Confprofessioni. Siamo molto orgogliosi per la scelta della Federazione medici pediatri e del suo presidente, Giuseppe Mele, di aderire al sistema confederale: per noi rappresenta un chiaro riconoscimento dell’azione sviluppata in questi anni a favore della rappresentanza e della tutela dei liberi professionisti italiani. L’attenzione delle associazioni professionali verso l’attività di Confprofessioni ci spinge ulteriormente a rafforzare la nostra azione al tavolo delle parti sociali e a sviluppare ulteriormente gli strumenti della bilateralità a favore degli studi professionali, in un comparto, quello delle libere professioni, in continua evoluzione”.
“L’organizzazione del lavoro si sta modificando profondamente. Ai medici pediatri e al personale di ambulatorio vengono attribuite funzioni di presidio sul territorio che prima venivano svolte in via esclusiva dal Servizio sanitario nazionale all’interno di strutture pubbliche” afferma Giuseppe Mele, presidente Fimp. “Il processo di riorganizzazione della sanità pubblica impone quindi un cambio di rotta dei liberi professionisti che devono dotarsi di una organizzazione differente, anche dal punto di vista della professionalità e della formazione delle risorse presenti in studio, che sia in grado di dare risposte appropriate ed efficaci ai cittadini sul territorio”.
Con l’adesione di Fimp salgono a 16 le sigle associative che fanno capo a Confprofessioni: dentisti (Andi), veterinari (Anmvi), medici di famiglia (Fimmg), psicologi (Plp) per l’area Sanità e Salute; dottori commercialisti ed esperti contabili (Adc, Anc, Ungdcec), revisori contabili (Anrev), consulenti del lavoro (Ancl) per l’area Economia e lavoro; avvocati (Anf), notai (Federnotai) per l’area Diritto e Giustizia; architetti (Ala Assoarchitetti), ingegneri (Assoingegneri), geologi (Singeop), agronomi e forestali (Sindagrof) per l’area Ambiente e Territorio.
 

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