Il decreto sviluppo ricomincia dal Sud

Approvato dal consiglio dei ministri il pacchetto per il rilancio dell’economia Via libera dal Consiglio dei ministri al decreto per il rilancio dello sviluppo economico. “Il decreto è il primo di una serie di provvedimenti che presenteremo nella logica del semestre europeo”, spiega il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e prevede misure che vanno dal credito
Approvato dal consiglio dei ministri il pacchetto per il rilancio dell’economia

Via libera dal Consiglio dei ministri al decreto per il rilancio dello sviluppo economico. “Il decreto è il primo di una serie di provvedimenti che presenteremo nella logica del semestre europeo”, spiega il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e prevede misure che vanno dal credito d’imposta per le imprese che assumono al Sud alla semplificazione delle comunicazioni fiscali per professionisti e autonomi, dal rilancio dell’edilizia privata alla detrazione Irpef per gli interventi di recupero edilizio, passando attraverso la modifica per le sanzioni da omesso versamento.
Per rilanciare l’occupazione nel Mezzogiorno, il decreto introduce un credito d’imposta mensile pari a 300 euro che scatta con l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori svantaggiati. In particolare, per l’assunzione di donne è prevista una defiscalizzazione pari al 50% degli oneri salariali fino a 24 mesi. Novità anche per la semplificazione dei controlli sulle imprese, che arriveranno con cadenza semestrale e non potranno durare più di 15 giorni. Nel dl viene inserita, inoltre, una “corsia preferenziale” per i contribuenti che, raggiunti da accertamento esecutivo, propongono ricorso con sospensiva. La novità più importante riguarda la modifica all’articolo 13 del Dlgs 471/97 sugli omessi versamenti, che non saranno più sanzionabili in caso di mancato pagamento entro i termini delle somme richieste con i successivi avvisi di accertamento.
Ma nel piatto del decreto sviluppo troviamo anche il piano per il rilancio dell’edilizia privata, rimasto fermo dopo il terremoto in Abruzzo. I proprietari di casa potranno ampliare fino al 20% gli immobili ristrutturati ad uso residenziale e fino al 10% gli edifici adibiti ad uso diverso. Il Cipe ha poi attivato 740 milioni di euro di fondi pubblici che consentiranno di realizzare 15.200 alloggi. E, sempre per le famiglie, è prevista la possibilità di rinegoziare a tasso fisso i mutui a tasso variabile fino a 150 mila euro per tutti coloro che possiedono un ISEE inferiore a 30 mila euro e non sono in ritardo nel pagamento delle rate. Non sarà più necessario, infine, comunicare all’Agenzia delle Entrate l’avvio della procedura per ottenere la detrazione Irpef del 36% sugli interventi di recupero edilizio.
 

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