Il lavoro imbocca la strada della sicurezza

RAPPORTO INAIL. Nel 2010 calano ancora gli infortuni. Ma aumentano le malattie professionali Dopo il calo record del 10% registrato nel 2009, continua nel 2010 la flessione degli infortuni sul lavoro in Italia. Questo il quadro emerso dal ‘Rapporto annuale 2010’ sull’andamento infortunistico dell’Inail, presentato lo scorso 5 luglio alla Camera. Secondo il Rapporto, tra
RAPPORTO INAIL. Nel 2010 calano ancora gli infortuni. Ma aumentano le malattie professionali

Dopo il calo record del 10% registrato nel 2009, continua nel 2010 la flessione degli infortuni sul lavoro in Italia. Questo il quadro emerso dal ‘Rapporto annuale 2010’ sull’andamento infortunistico dell’Inail, presentato lo scorso 5 luglio alla Camera. Secondo il Rapporto, tra il 2009 ed il 2010 si è registrata una riduzione dell’1,2% delle denunce di infortunio in termini reali, ossia al netto della componente del calo del lavoro dovuto alla crisi economica. Significativa anche la diminuzione degli incidenti mortali (-6,2% in termini reali), che per la prima volta si attestano sotto le 1.000 unità.
Soddisfatto il Presidente dell’Inail, Marco Fabio Sartori, secondo il quale l’abbattimento della soglia dei mille casi mortali è “la dimostrazione di come, negli ultimi anni, siano cambiati la cultura e l’approccio delle imprese al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, ma anche la visione che il sistema del welfare nel suo complesso ha dell’Inail”. “Dobbiamo continuare lungo questa via e darci obiettivi molto più ambiziosi di contenimento degli infortuni più gravi”, gli fa eco il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi.
Secondo i dati, i settori produttivi più virtuosi sono stati l’agricoltura, che ha registrato una flessione del 4,8% degli infortuni e del 10% dei casi mortali, e l’industria (rispettivamente -4,7% e -10%). A livello territoriale, le riduzioni più consistenti dei casi di infortunio si sono rilevate in Molise, Basilicata, Campania, Calabria e Sardegna. Sul fronte degli incidenti mortali, invece, fra le regioni che hanno registrato il calo maggiore di incidenti emerge la Lombardia (- 30%). “Questo dato – ha sottolineato Franco D’Amico, responsabile della Consulenza statistico attuariale dell’Inail – è particolarmente interessante se si tiene conto che in questa zona del Paese ci sono le maggiori industrie metalmeccaniche”.
Il Rapporto Inail, poi, non tralascia né i dati sui lavoratori irregolari (165 mila incidenti che sfuggono alle rilevazioni ufficiali, pari al 20% del totale), né quelli sui lavoratori stranieri, per i quali si è evidenziata una diminuzione del 4% degli incidenti mortali ed un lieve incremento degli infortuni (+0,8% pari a 900 nuovi casi). Le comunità più interessate dal fenomeno sono quelle rumena, marocchina e albanese, che da sole rappresentano il 40% del totale degli infortuni degli immigrati ed il 50% dei casi mortali. Unico neo, il Rapporto mostra un consistente incremento delle denunce di malattie professionali, che sono passate dalle 34.750 del 2009 alle 42.350 del 2010 (+22%).

Leggi il documento
 

10713