Mentre il Consiglio dei ministri si appresta ad esaminare il Ddl di revisione del sistema fiscale, è bufera sulla semplificazione tributaria. Imu e borse di studio sono al centro delle proteste. Con una lettera inviata alle massime cariche dello Stato, il Segretariato Italiano Giovani Medici (Sigm), sollecita il Governo e il Parlamento a modificare il Disegno di Legge in materia di semplificazione fiscale, già approvato dal Senato della Repubblica. L’appello è di scongiurare una tassazione su borse di studio, assegni e sussidi per studio o addestramento professionale, da chiunque corrisposti, superiori ai 11.500 euro/anno.
Al centro delle polemiche anche l’Imu per la quale è atteso un emendamento. Il pagamento dell’Imu passerà alla modalità di versamento in tre rate invece che solo in due, come attualmente previsto: un emendamento ad hoc sarà presentato oggi alla commissione Finanze della Camera dal deputato Gianfranco Conte (Pdl), relatore del dl fiscale; il pagamento della prima tranche dovrà avvenire entro lunedì 18 giugno.
La Cgia, confederazione degli artigiani di Mestre, ha stimato il costo della nuova imposta sugli immobili: per gli studi professionali l’aumento medio degli oneri sarà di 949 euro. L’applicazione dell’Imu non riguarda solo gli immobili produttivi di proprietà delle aziende ma anche di proprietà delle persone fisiche fra cui piccoli imprenditori, artigiani, commercianti e liberi professionisti; su questi ultimi l’aggravio della tassazione su questi immobili sarà complessivamente di 262 milioni di euro (+949 € per ciascun proprietario).