La formazione è la prima leva della conoscenza

L’indagine del Training Working Group del Ceplis presentata a Londra Nell’ambito delle politiche comunitarie della formazione, il Continuing Professional Development (CPD) or Continuing Professional Education (CPE) rappresenta il sistema attraverso il quale i membri delle categorie professionali mantengono, incrementano e migliorano le proprie conoscenze e competenze e sviluppano le qualità personali richieste nella loro vita
L’indagine del Training Working Group del Ceplis presentata a Londra

Nell’ambito delle politiche comunitarie della formazione, il Continuing Professional Development (CPD) or Continuing Professional Education (CPE) rappresenta il sistema attraverso il quale i membri delle categorie professionali mantengono, incrementano e migliorano le proprie conoscenze e competenze e sviluppano le qualità personali richieste nella loro vita professionale.
La formazione lungo tutto l’arco della vita (Life long-learning) è infatti assunta dall’Unione europea a pilastro della costruzione di una società dinamica fondata sulla conoscenza e sull’innovazione.
L’azione dell’Unione si sviluppa secondo il principio della sussidiarietà posto che la normazione in materia è di competenza degli Stati membri. Allo stato, in assenza di possibilità di armonizzazione delle legislazioni statali, le organizzazioni dei professionisti raggruppate nel Ceplis hanno inteso, attraverso la costituzione del WG Vocational Training, approcciare, con metodo e attraverso una indagine diretta, ai problemi che costituiscono un limite allo sviluppo di una professionalità “europea” che si riconosca in principi e formazione comuni.
Con la somministrazione del questionario a tutte le organizzazioni aderenti si è quindi voluto procedere ad una prima rilevazione, cui altre più specifiche seguiranno nei confronti dei singoli professionisti, per verificare gli aspetti comuni e le criticità dei sistemi di formazione adottati nei diversi stati con l’intento di poter, in un successivo step della ricerca, individuare linee comuni di azione da poter sottoporre all’attenzione delle Istituzioni Comunitarie.

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