Lavoro e famiglia, le linee guida di Sacconi

Il ministro del Lavoro apre la discussione, in vista del tavolo del 7 marzo sulla conciliazione con le parti sociali. Confprofessioni: allargare le misure ai lavoratori autonomi e professionisti Telelavoro, più flessibilità oraria per i neo-genitori lavoratori, detassazione sul salario di produttività e possibilità di trasformare temporaneamente il proprio rapporto di lavoro da full-time a
Il ministro del Lavoro apre la discussione, in vista del tavolo del 7 marzo sulla conciliazione con le parti sociali. Confprofessioni: allargare le misure ai lavoratori autonomi e professionisti

Telelavoro, più flessibilità oraria per i neo-genitori lavoratori, detassazione sul salario di produttività e possibilità di trasformare temporaneamente il proprio rapporto di lavoro da full-time a part-time nei primi cinque anni di vita dei propri figli. Si muove lungo queste direttrici la bozza elaborata dai tecnici del ministero del Lavoro per il sostegno alle misure di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e illustrata alle parti sociali, in vista del tavolo sulle politiche di conciliazione e regimi contrattuali degli orari di lavoro convocato il 7 marzo presso il ministero del Lavoro. “L’iniziativa del ministro Sacconi trova preparati i liberi professionisti” commenta il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. “Il settore degli studi professionali, infatti, ha già assimilato gran parte delle indicazioni del ministro sul tema della conciliazione tra famiglia e lavoro. Da più di un anno, la Cassa di Assistenza sanitaria integrativa degli studi professionali (Cadiprof) ha già attivato nel “Pacchetto Famiglia” una serie di misure e tutele a favore della famiglia e, in particolare, dei neo-genitori. In vista dell’incontro del 7 marzo presso il Ministero del Lavoro, Confprofessioni si farà parte attiva per avanzare ulteriori proposte per giungere a un ottimale equilibrio sui tempi professionali e tempi di vita, non solo per i lavoratori dipendenti, ma anche per i lavoratori autonomi e liberi professionisti”.
Ieri il ministro Sacconi ha proposto " una base di discussione alle parti sociali, affinché su di essa si esercitino per trovare l’intesa. Spero che il 7 marzo, giorno emblematico perché precedente all’8 marzo, ci possa essere un’intesa tra di esse per promuovere diffusamente forme di flessibilità dell’orario di lavoro". Ieri, il ministro ha anticipato alle parti sociali una bozza delle linee guida sul tema della conciliazione tra famiglia e lavoro, che prevede l’introduzione di regimi di orario di lavoro modulati su base semestrale o annuale a fronte di impegni contrattuali per la conciliazione. L’obiettivo di Sacconi è quello di "incentivare un maggiore e migliore utilizzo su base volontaria e compatibilmente con le esigenze aziendali, del telelavoro e di tipologie contrattuali come part time, lavoro ripartito, lavoro intermittente". Il documento inoltre sottolinea che "le politiche aziendali di conciliazione possono beneficiare delle misure fiscali di detassazione del salario di produttività". Tra i diversi punti previsti dal documento presentato da Sacconi: la possibilità per il lavoratore padre e la lavoratrice madre, di beneficiare, entro i primi tre anni di vita del bambino, di particolari forme di flessibilità di orario in entrata e in uscita. Inoltre, è prevista la trasformazione temporanea del rapporto di lavoro a tempo pieno in tempo parziale, per i primi 5 anni di vita del bambino o in caso di particolari esigenze di cura per genitori o altri familiari. La bozza di intesa prevede l’impegno, al rientro dalla maternità, di assegnare alla lavoratrice le stesse mansioni che svolgeva in precedenza oppure mansioni che non vanifichino la professionalità e l’esperienza già acquisite. Altra agevolazione prevista è la possibilità di ricorrere a una ‘banca delle ore’, e dove possibile, a meccanismi di banca-ore dedicati in particolare a genitori di bambini in età fino a 24 mesi. E ancora, l’opportunità di usufruire di un orario di lavoro ‘concentrato’, ossia un orario ‘continuato’ dei propri turni giornalieri.

 

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