Lavoro, la mappa delle agevolazioni 2017

Alternanza scuola-lavoro, decontribuzione al Sud, sgravi previdenziali per gli apprendisti. Dal prossimo anno una pioggia di incentivi per i datori di lavoro che assumono Dal 1° gennaio 2017 cambia il quadro degli incentivi a disposizione dei professionisti datori di lavoro. Scattano infatti le nuove agevolazioni alle assunzioni di giovani che hanno effettuato periodi di alternanza
Alternanza scuola-lavoro, decontribuzione al Sud, sgravi previdenziali per gli apprendisti. Dal prossimo anno una pioggia di incentivi per i datori di lavoro che assumono

Dal 1° gennaio 2017 cambia il quadro degli incentivi a disposizione dei professionisti datori di lavoro. Scattano infatti le nuove agevolazioni alle assunzioni di giovani che hanno effettuato periodi di alternanza scuola lavoro (previsti dalla Legge di Stabilità 2017) e la decontribuzione per le assunzioni giovanili nelle Regioni del Mezzogiorno (inserita in un provvedimento del Ministero del Lavoro).

 

Nello specifico, i commi 308 e 309 della Legge di Bilancio 2017 introducono l’esonero di 36 mesi dai contributi a carico dei datori di lavoro che assumano a tempo indeterminato, anche in apprendistato, studenti che abbiano svolto presso la medesima struttura attività di alternanza scuola – lavoro (in istituti tecnici e professionali, licei, o università) pari almeno al 30% delle ore previste dall’ordinamento giuridico, ovvero periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, o di alta formazione, entro sei mesi dall’acquisizione del titolo.

 

Il beneficio può essere goduto sino ad un massimo di 3.250 euro su base annua per ogni lavoratore assunto.

 

Inoltre, il decreto della direzione generale per le Politiche attive, i servizi per il lavoro e la formazione del ministero del Lavoro ha previsto un’agevolazione contributiva, destinata alle assunzioni a tempo indeterminato, anche in somministrazione o in apprendistato, di giovani in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Molise. L’assunzione deve riguardare giovani fra i 15 e i 24 anni, oppure lavoratori con almeno 25 anni senza impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. Il beneficio consiste in una decontribuzione totale fino a un tetto di 8.060 euro annui per ciascun lavoratore assunto.

 

Infine, si prevede un ulteriore bonus per i datori di lavoro privati che assumano giovani di 15-29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione (cd. NEET) e che si siano iscritti a Garanzia Giovani.

 

La misura è diretta a chi assume nel 2017 con un contratto a tempo indeterminato (anche apprendistato), a tempo determinato di almeno 6 mesi o di apprendistato professionalizzante e riguarda tutto il territorio nazionale, con l’eccezione della Provincia autonoma di Bolzano.

 

In caso di contratto a tempo indeterminato o apprendistato l’incentivo prende la forma di uno sgravio dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi INAIL, di importo massimo di 8.060 euro per giovane assunto, che si riduce in misura proporzionale in caso di part-time (comunque superiore a 24 ore settimanali) o di conclusione anticipata del rapporto di lavoro.

 

Nell’ipotesi di contratto a tempo determinato di almeno 6 mesi lo sgravio è pari al 50% e può essere al massimo di 4.030 euro annui.

 

Terminano, invece, il 31 dicembre 2016 la decontribuzione al 40% e l’esonero contributivo per le assunzioni in apprendistato presso datori di lavoro con meno di dieci dipendenti.