Legge di stabilita’: ok detassazione e ammortizzatori

Dopo il via libera di Palazzo Chigi, il provvedimento arriva in Senato. Tra tagli ai ministeri e nuovi fondi per il lavoro Una sforbiciata alle spese dei ministeri, una dote di 835 milioni di euro per finanziare la detassazione del salario di produttività e 1 miliardo di euro per rifinanziare gli ammortizzatori sociali in deroga.
Dopo il via libera di Palazzo Chigi, il provvedimento arriva in Senato. Tra tagli ai ministeri e nuovi fondi per il lavoro

Una sforbiciata alle spese dei ministeri, una dote di 835 milioni di euro per finanziare la detassazione del salario di produttività e 1 miliardo di euro per rifinanziare gli ammortizzatori sociali in deroga. Sono alcune delle novità introdotte dal ddl di stabilità per il triennio 2012-2014, varato dal Consiglio dei Ministri del 14 ottobre scorso, approdato al Senato. Secondo quanto precisato da Palazzo Chigi, si tratta di un provvedimento “vincolato al mantenimento della stabilità nei conti pubblici e conferma gli effetti delle ripetute manovre di aggiustamento”. Dunque, nessun altro intervento correttivo sui saldi di finanza pubblica rispetto a quanto già previsto dalla precedente manovra di metà agosto.
Sul fronte delle “riduzioni delle spese non rimodulabili dei ministeri” la legge di stabilità ha iscritto a bilancio 9,56 miliardi di tagli ai ministeri nel 2012, 4,46 miliardi nel 2013 e 4,31 miliardi nel 2014. Nel dettaglio, il provvedimento prevede il versamento entro il 30 giugno 2012 all’erario delle somme resesi disponibili per pagamenti tagliati dal Cipe per l’aggiornamento degli interventi relativi ad opere strategiche da finanziarie con le risorse FAS assegnate al “Fondo infrastrutture”. I tagli toccano tutti i ministeri, anche quello dell’Economia e delle Finanze. Tra gli obiettivi di riduzione della spesa del dicastero retto da Giulio Tremonti, spicca una disposizione che blocca l’adeguamento annuale dei compensi spettanti ai Centri di assistenza fiscale, agli iscritti nell’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e dei consulenti del lavoro, per le attività svolte negli anni 2011, 2012 e 2013.
Sempre sul fronte dei tagli, il ministero delle Infrastrutture vede ridursi il suo budget di 52 milioni di euro per il 2012 a discapito della dotazione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica; mentre tra gli obiettivi di riduzione spesa del ministero del Lavoro rientrano i tagli che Inps, Inpdap e Inail dovranno effettuare sulle proprie spese di funzionamento per un importo complessivo, di 60 milioni di euro per l’anno 2012, di 10 milioni di euro per l’anno 2013 e di 16,5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2014. Anche il ministero delle Salute contribuisce alle riduzioni delle spese non rimodulabili con un taglio di 20 milioni di euro per l’anno 2012.
Il provvedimento interviene anche sulla detassazione e sugli ammortizzatori sociali. La legge di stabilità prevede infatti anche per il 2012 l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali pari al 10% sulle somme erogate a livello aziendale in caso di prestazioni di lavoro straordinario; prestazioni di lavoro supplementare ovvero per prestazioni rese in funzione di clausole elastiche; incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa. Infine, il Fondo sociale per occupazione e formazione per l’anno 2012 potrà contare su un rifinanziamento di 1 miliardo di euro da destinare agli ammortizzatori sociali in deroga e ad altri interventi finalizzati previsti dal Fondo.
 

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