Libro verde: un sistema Iva a prova di evasione

I cinque punti contenuti nel Libro verde all’esame della Commissione Finanze della Camera Rafforzare la coerenza tra regime dell’Iva e il mercato unico, incrementare il gettito dell’imposta, ridurre i costi di conformità alla norma e di riscossione per i contribuenti, adattare la disciplina dell’imposta ai cambiamenti dell’ambiente economico e tecnologico e contribuire alla realizzazione della
I cinque punti contenuti nel Libro verde all’esame della Commissione Finanze della Camera

Rafforzare la coerenza tra regime dell’Iva e il mercato unico, incrementare il gettito dell’imposta, ridurre i costi di conformità alla norma e di riscossione per i contribuenti, adattare la disciplina dell’imposta ai cambiamenti dell’ambiente economico e tecnologico e contribuire alla realizzazione della strategia “Europa 2020” per la crescita e l’occupazione. Sono questi i cinque punti contenuti nel Libro Verde sul futuro dell’Iva esaminato e approvato dalla VI Commissione Finanze della Camera il 17 ottobre scorso.
Il Libro Verde aspira, per la prima volta dall’introduzione dell’Iva, a operare una riforma organica dell’intera disciplina dell’imposta e, a superare le numerose lacune e contraddizioni del quadro normativo vigente sia a livello nazionale che europeo (vedi articolo: Iva si va verso l’armonizzazione). La disciplina IVA in vigore a livello europeo risulta infatti in contrasto con il principio di proporzionalità, a causa di un’eccessiva e crescente complessità degli oneri amministrativi per i soggetti passivi e della scarsa considerazione delle esigenze delle piccole e medie imprese. Inoltre il sistema delle aliquote IVA, pur tenendo conto delle particolarità dei singoli Stati membri, presenta forti elementi di incoerenza e frammentazione,che possono determinare distorsioni nel funzionamento del mercato interno, oltre ad alterazioni della concorrenza.
Un altro aspetto posto sotto la lente dal Libro Verde riguarda gli attacchi fraudolenti che si sono verificati soprattutto negli ultimi anni. L’Iva costituisce l’imposta in cui si registra il più elevato tasso di evasione ed elusione, dovuta anche alle complessità insite nella sua natura di imposta plurifase, ma non va trascurata l’incidenza delle disposizioni vigenti che spesso si dimostrano deboli e poco incisive. Basta pensare agli acquisti transfrontalieri di beni e servizi in esenzione Iva o al modello di riscossione dell’imposta che è rimasto invariato nonostante le innovazioni tecnologiche.
L’obiettivo è quindi quello di contrastare i fenomeni evasivi con interventi normativi di riforma, armonizzazione e semplificazione, con un uso più spinto delle tecnologie telematiche soprattutto per gli obblighi di fatturazione, dichiarazione e versamento dell’imposta.
Il Libro Verde propone di stabilire un sistema Iva basato sul principio della tassazione nel Paese di origine per impedire che le differenze di aliquota possano influire sulla decisione del luogo di acquisto e per garantire che le entrate Iva siano attribuite allo Stato membro di consumo.
 

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