Mezzogiorno: il ministro Carfagna arruola Confprofessioni

Inaugurata a Napoli la sede di Confprofessioni Sud. Con una madrina d’eccezione. “Da questa sede potranno e dovranno uscire idee e proposte per quello che sarà il vero Rinascimento del Mezzogiorno”. Con queste parole, il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha inaugurato a Napoli la sede di Confprofessioni Sud, nuovo crocevia per tutti i
Inaugurata a Napoli la sede di Confprofessioni Sud. Con una madrina d’eccezione.

“Da questa sede potranno e dovranno uscire idee e proposte per quello che sarà il vero Rinascimento del Mezzogiorno”. Con queste parole, il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha inaugurato a Napoli la sede di Confprofessioni Sud, nuovo crocevia per tutti i professionisti intellettuali del meridione e interlocutore privilegiato delle istituzioni del territorio, come ha ribadito il ministro Carfagna. “I futuri amministratori dovranno saper utilizzare al meglio i vostri talenti, le vostre conoscenze e le vostre esperienze” ha detto il ministro rivolgendosi alla platea di oltre 150 liberi professionisti intervenuti alla cerimonia inaugurale dell’8 maggio scorso. “Mi farò portavoce presso la prossima amministrazione, per stabilire un contatto e una condivisione con le migliori menti e le migliori esperienze del nostro territorio”.
La sede Sud di Confprofessioni parte, dunque, sotto i migliori auspici per rilanciare il ruolo delle libere professioni nelle politiche di sviluppo e di sostegno, come ha sottolineato il presidente nazionale di Confprofessioni, Gaetano Stella: “Siamo convinti che il Sud rappresenti, per il nostro Paese, un’occasione importante di ulteriore crescita economica, pur non mancando problemi, anche gravi, e situazioni talvolta scoraggianti. Ci siamo ripromessi di dare un contributo in tema di occupazione e lavoro, di rilancio del Sud, di riforma delle istituzioni e di adozione del federalismo fiscale, di ammodernamento della macchina pubblica e, certamente non ultimo, in tema di competitività del Paese Italia”.
In un’area difficile come il Mezzogiorno, Confprofessioni tende la mano alla classe politica per un serio programma di rilancio del meridione, facendo leva sulle competenze dei professionisti. Il presidente Stella ha consegnato al ministro Carfagna il “Progetto Sud” elaborato da Confprofessioni per il rilancio occupazionale e delle attività intellettuali nel Mezzogiorno. Un programma di ampio respiro per valorizzare il patrimonio culturale ed economico del mezzogiorno che prevede interventi tesi alla salvaguardia del territorio e alla conservazione e gestione dei beni e monumenti artistici e storici, ma anche al miglioramento dei servizi amministrativi e sociali fino all’utilizzo razionale delle risorse comunitarie. “Il governo tenta di raccogliere le proposte migliori che vengono dal mondo delle professioni” ha commentato il ministro Carfagna “mi auguro che questo rapporto di collaborazione possa farsi sempre più stretto e che da questa collaborazione usciranno proposte estremamente utili per il nostro territorio”.
“L’apertura della sede Sud di Confprofessioni fornisce un’occasione per consolidare e rafforzare la crescita associativa della Confederazione nella parte d’Italia dove la crisi ha colpito maggiormente le attività professionali” ha commentato il presidente della Confprofessioni Campania, Giuseppe Della Rocca. “Il radicarsi della nostra organizzazione può diventare il volano affinché le professioni assumano un ruolo propulsivo, che possa portare dei benefici all’intera comunità meridionale, attraverso i progetti Giovani e Sud che la nostra organizzazione si appresta a proporre alle istituzioni centrali e territoriali”.
Le proposte e gli obiettivi che il presidente Della Rocca ha illustrato ai professionisti e ai rappresentanti delle istituzioni regionali sono state condivise anche dall’assessore regionale campano Severino Nappi, secondo il quale è arrivato il momento di “invertire la relazione tra istituzioni e professionisti” ha detto Nappi “Il professionista non viene considerato tra i soggetti al tavolo delle scelte istituzionali, ma lasciar fuori dalle decisioni i professionisti significa limitare la qualità delle scelte e degli obiettivi strategici del territorio”. Adesso, però, la presenza di Confprofessioni in Campania e nel Mezzogiorno, che riunisce 16 associazioni di categoria, rappresenta un punto di svolta per le stesse istituzioni, come ha sottolineato lo stesso Nappi “La dimensione associativa dà dignità al sistema delle professioni nel suo insieme e consente di superare le singolarità espresse dal sistema ordinistico”.
 

 

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