Mister pmi apre il tavolo per le professioni non regolamentate

Confprofessioni partecipa ai lavori del ministero dello sviluppo economico. Al vaglio nuove strategie di sostegno sia a livello contributivo che fiscale Confprofessioni al tavolo per le professioni senz’Albo. Lo scorso 30 maggio, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha partecipato al primo tavolo per le professioni non regolamentate presieduto
Confprofessioni partecipa ai lavori del ministero dello sviluppo economico. Al vaglio nuove strategie di sostegno sia a livello contributivo che fiscale

Confprofessioni al tavolo per le professioni senz’Albo. Lo scorso 30 maggio, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha partecipato al primo tavolo per le professioni non regolamentate presieduto da Giuseppe Tripoli, capo del Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione del ministero dello Sviluppo economico, già relatore al primo seminario confederale del 31 marzo scorso su “Reti e filiere”.
Durante l’incontro sono stati affrontati alcuni temi di grande interesse per le professioni non ordinistiche, fra tutti la strategia di sostegno alla realtà estremamente differenziata delle professioni non regolamentate, a partire dal settore contributivo e fiscale. Un’attenzione particolare è stata data anche ai servizi alle imprese, alle attività di cura e alla comunicazione.
Il primo tavolo tecnico, molto apprezzato dalle categorie che hanno partecipato, ha visto la presenza, insieme a Confprofessioni, di Assoprofessioni, Colap, Casartigiani, Claai, Accredia, Uni e Cnel che recentemente ha stimato in circa 3 milioni i professionisti coinvolti in questo settore. Giuseppe Tripoli, al termine della seduta, ha dato appuntamento alle associazioni entro la fine di giugno per elaborare opinioni e istanze sul Ddl di riconoscimento delle associazioni professionali non regolamentate (attualmente in commissione Attività produttive alla Camera). "Il nostro obiettivo – ha spiegato Tripoli – è quello di individuare esigenze e linee di intervento per questo comparto che rappresenta una quota rilevante del PIL e uno dei settori economici più vivaci e in trasformazione. Abbiamo iniziato un percorso condiviso, consapevoli che in Parlamento sono in discussione alcuni disegni di legge che puntano a regolamentare queste attività professionali non ordinistiche.
 

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