P.A. la compensazione tra crediti e debiti dimentica i professionisti

Pressing di Confprofessioni per estendere alle categorie la certificazione e lo smobilizzo dei crediti “Estendere ai liberi professionisti la possibilità di compensare crediti e debiti con la pubblica amministrazione”. Probabilmente sarà l’ennesimo emendamento a ristabilire pari dignità ai liberi professionisti, ancora una volta “dimenticati” dal legislatore quando si tratta di regolamentare materie che attengono alle
Pressing di Confprofessioni per estendere alle categorie la certificazione e lo smobilizzo dei crediti

“Estendere ai liberi professionisti la possibilità di compensare crediti e debiti con la pubblica amministrazione”. Probabilmente sarà l’ennesimo emendamento a ristabilire pari dignità ai liberi professionisti, ancora una volta “dimenticati” dal legislatore quando si tratta di regolamentare materie che attengono alle attività economiche e, quindi, anche alle libere professioni. Questa volta la “svista” è contenuta nei quattro decreti del ministero dell’Economia e delle Finanze che disciplinano i rapporti di credito e debito tra Pubblica Amministrazione ed imprese. “Ancora una volta, il legislatore si dimostra poco sensibile alle difficoltà economiche che il settore delle libere professioni sta attraversando, anche a causa dei ritardi della pubblica amministrazione” ha dichiarato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. “Ci siamo subito attivati in Parlamento per colmare l’ennesima lacuna normativa che penalizza i professionisti, soprattutto quelli dell’area tecnica che devono aspettare mediamente sei mesi prima di vedere onorate le loro fatture per lavori regolarmente eseguiti in favore della Pubblica Amministrazione”.
La prima risposta dal Parlamento è arrivata a stretto giro. Il 4 giugno scorso Stefano De Lillo e Raffaele Fantetti hanno presentato un emendamento al decreto sulla spending review, che mira a estendere ai liberi professionisti la possibilità di compensare crediti e debiti con la pubblica amministrazione. “Si tratta di una misura di equità nei confronti di tutti i professionisti che attendono da anni pagamenti di prestazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, hanno dichiarato i due senatori Pdl alle agenzie. “Riteniamo che la compensazione sia uno strumento valido per la crescita e il rilancio dell’economia, immettendo sul mercato risorse finanziarie per investimenti e occupazione, e non potevano essere esclusi categorie importanti come quella dei professionisti". L’iniziativa di De Lillo e Fantetti segue altri due interventi legislativi. Il 31 maggio scorso, infatti, Alberto Filippi (Coesione Nazionale) ha presentato al Senato il provvedimento “AS.3338 Disposizione in materia di compensazioni dei crediti nei ritardi da parte delle pubbliche amministrazioni”, mentre, sempre il 31 maggio Giuliano. Barbolini (PD) ha presentato, a Palazzo Madama, il provvedimento “AS. 3341. Disposizioni in materia di compensazione crediti fiscali”.
 

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