PARI OPPORTUNITA, PROFESSIONISTI ALLO SPECCHIO

Disuguaglianza tra generi, generazioni e geografia nel working in progress di Fondoprofessioni Si è tenuto oggi l’incontro del Tavolo Tecnico su “Professioni e Pari opportunità Disuguaglianze di Genere, Generazione e Distribuzione Geografica” promosso da Fondoprofessioni, con lo scopo di sviluppare e approfondire il rapporto tra pari opportunità e libere professioni. All’incontro hanno partecipato: Ivana Veronese
Disuguaglianza tra generi, generazioni e geografia nel working in progress di Fondoprofessioni

Si è tenuto oggi l’incontro del Tavolo Tecnico su “Professioni e Pari opportunità Disuguaglianze di Genere, Generazione e Distribuzione Geografica” promosso da Fondoprofessioni, con lo scopo di sviluppare e approfondire il rapporto tra pari opportunità e libere professioni.

All’incontro hanno partecipato: Ivana Veronese CDA di Fondoprofessioni; Franco Valente Direttore; Franca Ricci, responsabile organizzazione; Piero Marconi, vicepresidente; Federica D’Anna, responsabile formazione; Massimo Magi, presidente di Fondo Professioni; Maria Malatesta docente presso l’Università di Bologna; Willem Tousijn, professore presso l’Università di Torino e Maria Giovanna Vicarelli, docente dell’Università Politecnica delle Marche.

Il lavoro presentato da Vicarelli offre un primo documento di lavoro, e un contesto di riferimento, per sviluppare ulteriori riflessioni sul rapporto fra pari opportunità e libere professioni. Il materiale predisposto dall’Università delle Marche si articola in cinque capitoli:

il primo capitolo “Genere e distribuzione geografica nelle professioni: alcuni dati quantitativi” fornisce informazioni sull’attività libero professionale, sulla dimensione occupazionale nel settore, sulla distribuzione geografica degli iscritti e sull’incidenza della popolazione femminile su alcuni Ordini e Collegi professionali.

Il secondo capitolo “Prime schede per l’analisi settoriale delle professioni secondo le 3 G (Genere, Generazione e distribuzione Geografica)”, unisce al dato statistico, una prima analisi di alcune figure professionali appartenenti all’area tecnica e contabile delle libere professioni: ingegneri, architetti, dottori commercialisti ed esperti contabili.

Nella terza parte, “Donne e libera professione: il profilo di una élite discriminata”, sono riassunti i risultati della indagine PLP (Associazione Psicologi Liberi Professionisti)sulle professioni e del forum “Donne nel mondo delle professioni” relativo all’anno 2007. Il capito fornisce un’interessante auto rappresentazione delle donne che lavorano nel mondo delle libere professioni, coinvolgendo gli affetti, il tema della conciliazione, il rapporto con gli ordini professionali e gli atteggiamenti verso le pari opportunità.

Dal quarto capitolo “Parità e pari opportunità di genere: il quadro normativo”, che contiene un’analisi sulle leggi comunitarie e nazionali, si evince l’assenza di una chiara regolamentazione dedicata alle specificità del lavoro autonomo.

L’ultimo capitolo “Le pari opportunità mancate: un primo schema dei punti di criticità” mette in luce alcuni aspetti problematici sulle disuguaglianze delle 3G, sotto il profilo normativo/occupazionale, della dimensione organizzativa degli studi, dei servizi e della rete familiare, oltre che del benessere psico-fisico, della soddisfazione e del benessere relazionale delle donne. Interessante il risultato del sondaggio condotto da Eurobarometro, sulla percezione e l’esperienza diretta in tema di pari opportunità fra i due sessi. Lo studio, condotto tra l’11 settembre e il 5 ottobre 2009, su un campione di 26.000 cittadini dei 27 Paesi europei, ha evidenziato due priorità: la lotta alla violenza sulle donne e l’eliminazione del divario salariale tra i sessi (rispettivamente il 92% e l’82% degli intervistati ritengono che le due questioni debbano essere affrontate urgentemente).
 

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