Più investimenti e più trasparenza per rilanciare la P.A.

Confprofessioni in audizione alla Camera sul decreto PA: “Bene il provvedimento, ma serve un ambiente istituzionale più responsabile e funzionale per sostenere la crescita economica del Paese”. E i professionisti sono pronti a fare la loro parte. “Al nostro Paese, con un sistema economico fiaccato da una crisi senza fine, occorre una Pubblica Amministrazione che
Confprofessioni in audizione alla Camera sul decreto PA: “Bene il provvedimento, ma serve un ambiente istituzionale più responsabile e funzionale per sostenere la crescita economica del Paese”. E i professionisti sono pronti a fare la loro parte.

“Al nostro Paese, con un sistema economico fiaccato da una crisi senza fine, occorre una Pubblica Amministrazione che investa e spenda in modo responsabile e trasparente, misurando gli investimenti sugli obiettivi convergenti dello sviluppo dei servizi pubblici e del sostegno alla ripresa economica”. È questo il messaggio lanciato oggi dal presidente di Confprofesioni, Gaetano Stella, a Montecitorio, durante l’audizione in Commissione Affari Costituzionali dove è in corso l’esame sul decreto sulla Pubblica Amministrazione.

Davanti al presidente della I Commissione della Camera, Francesco Paolo Sisto, Stella ha illustrato le priorità di intervento dei professionisti che “sono chiamati ad operare quotidianamente quali intermediari tra cittadini ed imprese e Pubblica Amministrazione”. Il decreto per la semplificazione e la trasparenza amministrativa della P.A. “va nella giusta direzione” ha detto Stella, ma i professionisti italiani “chiedono e sono disponibili ad adoperarsi per una Pubblica Amministrazione più snella, trasparente, responsabile, aperta, semplice”.

Numerosi i punti toccati dal presidente di Confprofessioni dal ricambio generazionale nelle strutture pubbliche allo snellimento dell’apparato amministrativo dello Stato; da un’azione più incisiva al contrasto alla corruzione alla necessità di ripensare radicalmente il Patto di Stabilità interno; dalla funzione sussidiaria dei professionisti nel processo di semplificazione fino alla standardizzazione della modulistica a livello nazionale.

“Sono tutti interventi che crediamo possano trovare spazio nella legge delega che il Dipartimento della Funzione Pubblica sta predisponendo” ha concluso il presidente di Confprofessioni. “Lo scopo è quello di costituire un ambiente istituzionale funzionale alla crescita del Paese, all’interno del quale convogliare lo sforzo di ciascuno per le semplificazioni. E certamente non mancherà il contributo del mondo delle professioni intellettuali”.