Professionisti risorsa vitale del territorio

La piattaforma programmatica delle delegazioni territoriali in vista della elezioni regionali 2015 Si avvicina la scadenza elettorale del 31 maggio e circa 17 milioni gli italiani saranno chiamati alle urne per eleggere i rappresentanti dei nuovi consigli regionali di Puglia, Campania, Toscana, Liguria, Veneto, Marche e Umbria. Urne aperte anche in 1.063 comuni. Il mondo
La piattaforma programmatica delle delegazioni territoriali in vista della elezioni regionali 2015

Si avvicina la scadenza elettorale del 31 maggio e circa 17 milioni gli italiani saranno chiamati alle urne per eleggere i rappresentanti dei nuovi consigli regionali di Puglia, Campania, Toscana, Liguria, Veneto, Marche e Umbria. Urne aperte anche in 1.063 comuni. Il mondo delle professioni si avvicina a questo appuntamento elettorale in un clima di profondo disagio. La crisi economica ha colpito i professionisti nei redditi e nelle prospettive di mercato, impedendo agli studi professionali di svilupparsi adeguatamente per competere su scala globale. Numerose iniziative sono state promosse a livello europeo e nazionale dalla Confederazione per invertire questa tendenza, ma anche a livello regionale esistono misure e politiche che possono essere adottate per valorizzare il ruolo delle professioni e riqualificare un comparto che può offrire ricchezza, lavoro, competenza e qualità intellettuale al territorio.

 

I professionisti nel tessuto sociale regionale. I professionisti sono una componente vitale del tessuto regionale e fonte di occupazione; sono anzi un’essenziale risorsa intellettuale della comunità locale, con cui sono legati in modo imprescindibile. I professionisti non trasferiscono all’estero la propria attività, ma, al contrario, legano il proprio lavoro al contesto sociale in cui sono inseriti: di qui un legame che occorre approfondire e valorizzare anche nel dialogo con le nuove istituzioni politiche.

 

Una nuova stagione di concertazione. E’ necessario richiamare l’attenzione della classe politica regionale sull’esigenza di una nuova stagione di concertazione e dialogo sociale. La possibilità di confronto diventa, infatti, il vero valore aggiunto per una migliore programmazione e una più corretta spinta innovatrice. Ad oggi, tuttavia, sono pochissime le Regioni nelle quali il dialogo sociale è metodo e regola di lavoro ordinario. Il mondo delle professioni rappresenta un interlocutore privilegiato, in grado di sostenere il processo decisionale con competenze culturali e tecniche, offrendo alle istituzioni del territorio il sapere derivante dal suo ruolo di mediatore costante tra imprese, privati e settore pubblico.

 

Verso nuove leggi professionali regionali. Nonostante il progetto di riforma costituzionale all’esame del Parlamento, che coinvolge anche l’assetto delle competenze regionali, eliminando nello specifico la competenza in tema di «professioni», le odierne elezioni offrono l’occasione per evidenziare le difficoltà che i professionisti hanno incontrato nell’ambito delle politiche regionali. Sono state pochissime infatti le Regioni che finora hanno dato vita a una legislazione di sostegno alla crescita della cultura professionale e di raccordo dell’attività produttiva con le istituzioni e gli altri settori della vita economica regionale. Occorre invece proseguire e implementare tali modelli legislativi, anche mediante un confronto diretto e costante con le rappresentanze dei professionisti, anche per avvicinare i servizi professionali alle esigenze dei cittadini.

 

Accesso al credito e fondi europei. La Commissione europea ha riconosciuto le potenzialità imprenditoriali delle libere professioni rendendole a tutti gli effetti destinatarie, al pari delle imprese, dei fondi comunitari. A livello regionale è ora necessario che i singoli POR in via di completamento, e ancor di più i bandi attuativi che saranno predisposti, si adeguino a questa indicazione, rendendo le singole misure pienamente fruibili per i professionisti. Da una parte, infatti, devono essere ancora superate tutte le problematiche di carattere tecnico e terminologico che ancora tendono ad escludere i professionisti dai destinatari delle risorse regionali e comunitarie; dall’altra parte, è necessaria una programmazione che sappia promuovere la crescita dell’impresa e delle professioni quale fulcro del sistema economico per mantenere e generare occupazione.

 

Semplificazioni e snellimento burocratico.  Anche in questo caso, il contributo dei professionisti può essere decisivo per snellire farraginose procedure, tagliare i passaggi superflui, favorire connessioni in cui girino i documenti e non le persone, eliminare le richieste inutili, indicare modalità di trasparenza del processo amministrativo e modalità di controllo a campione laddove, ad esempio, è stato dato spazio, utilmente, all’autocertificazione.

 

Mercato del lavoro. L’azione della Regione deve mirare a promuovere una Rete di servizi per il lavoro capace di affrontare le sfide del mercato del lavoro, nell’ambito della quale siano coinvolti in un’azione sinergica i soggetti pubblici e privati competenti. In questo ambito, il nuovo Ccnl degli studi professionali attribuisce alle articolazioni territoriali dell’Ente Bilaterale Nazionale, denominate sportelli, funzioni di promozione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro e sostegno all’occupazione giovanile.

 

Occupazione giovanile. Per fronteggiare l’emergenza occupazionale giovanile, la Regione ha la straordinaria opportunità di implementare tutti quegli strumenti che agevolino la transizione studio-lavoro e la ricollocazione dei ragazzi disoccupati e svantaggiati. Le Regioni sono chiamate a promuovere l’apprendistato per la specializzazione professionale e quello di alta formazione. La normativa vigente e il Ccnl studi professionali offre la possibilità di svolgere in apprendistato il periodo di tirocinio obbligatorio per l’accesso alle professioni ordinistiche, assicurando al praticante di godere di tutte le tutele retributive e normative garantite agli altri dipendenti e di fruire di una reale e regolamentata formazione.