Sempre più vicini al federalismo fiscale: regioni e province al vaglio del governo

Approvato in via preliminare il decreto legislativo che determinerà  i costi standard della sanità È stato approvato in via preliminare nell’ultimo Consiglio dei Ministri dello scorso 7 ottobre, il decreto legislativo sul federalismo fiscale. Due i provvedimenti in discussione: disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, e
Approvato in via preliminare il decreto legislativo che determinerà  i costi standard della sanità

È stato approvato in via preliminare nell’ultimo Consiglio dei Ministri dello scorso 7 ottobre, il decreto legislativo sul federalismo fiscale. Due i provvedimenti in discussione: disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, e la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario.
Il governo ha infatti, deciso di concentrare in un unico decreto, rispetto ai tre previsti, sia la fiscalità delle regioni e delle province, sia i costi standard per le spese di asl e ospedali. Nel testo viene disciplinata la soppressione dei trasferimenti statali di parte corrente con carattere di generalità e permanenza e la compartecipazione delle regioni al gettito IVA a partire dal 2014, che non sarà più fissa al 25% ma calcolata di volta in volta e stabilita dal Governo. Nel decreto viene inoltre stabilito che le regioni possono ridurre l’IRAP fino ad azzerarla, ma potranno farlo solo i governatori che non innalzeranno l’addizionale IRPEF. Interessante per i professionisti l’articolo 7 nel quale si legge che verranno soppressi, a partire dal 2014, alcuni tributi quali la tassa di abilitazione professionale, l’imposta sulle concessioni demaniali e per l’occupazione di spazi e aree pubbliche. L’articolo 7 del Dlgs stabilisce inoltre che dal 2012 verrà soppressa la compartecipazione regionale all’accisa sulla benzina.
La seconda parte del decreto riguarda l’individuazione delle fonti di finanziamento delle province che saranno private dei trasferimenti statali già a partire dal 2012 e di quelli regionali dall’anno successivo (pur partecipando al gettito della tassa automobilistica spettante alle regioni). Dal 2013 le province potranno veicolare l’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore con una aliquota pari al 12,5%, ma che potrà variare dal 2014 del 2,5%. Rimarranno alle province i tributi già definiti dalla legislazione vigente alla data di entrata in vigore del decreto e, l’istituzione di un fondo sperimentale di riequilibrio provinciale che cesserà non appena entrerà in funzione il fondo perequativo. Il fondo sperimentale sarà alimentato dalle entrate derivanti dalla compartecipazione all’accisa sulla benzina.
Lo schema di decreto rappresenta una tappa importante verso l’approvazione del federalismo fiscale, ma soprattutto per la determinazione di regole per le spese sanitarie. L’articolo 22 stabilisce che il fabbisogno standard delle singole regioni sarà determinato, a partire dal 2013, applicando a tutte le regioni i valori di costo rilevati nelle regioni di riferimento (benchmark). Le regioni benchmark saranno cinque, scelte tra quelle con i conti in ordine. Nell’articolo 27 del decreto si stabilisce infine che, dall’attuazione del decreto non deriveranno nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
 

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