Le Stp non decollano. Sulla base dei dati Unioncamere, la Fondazione nazionale dei commercialisti al 18 giugno 2014 ha censito appena 193 società tra professionisti, costituite ai sensi della legge n. 183/2011 a partire da aprile 2013 e iscritte al registro delle imprese. Secondo i dati elaborati emerge la prevalenza di società di capitali, secondo la forma societaria di s.r.l. Tra le società di capitali, infatti, non risultano società per azioni, ma società a responsabilità limitata. Tra le società di persone, poco gettonate rispetto alle società di capitali, prevale la società in accomandita semplice (34 società iscritte al registro delle imprese).
“La scarsa diffusione delle Stp, oltre al retaggio storico e culturale va imputata alle molte incertezze causate dalla formulazione poco cristallina e, sotto alcuni profili carente, della legge 183/2011 – si legge nello studio “Evoluzione dello studio professionale in Stp” della Fondazione nazionale dei commercialisti – In particolare, depone a sfavore della diffusione di tali strutture, l’assenza di precise indicazioni sul trattamento fiscale del reddito prodotto dalla Stp.
Tuttavia, nonostante il vuoto normativo sul trattamento fiscale, la Fondazione ha analizzato le diverse ipotesi che possono spingere l’attività professionale verso forme societarie più strutturate.
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