La crisi in atto imporrà degli aggiustamenti alle decisioni che la Commissione degli Esperti dell’Agenzia delle Entrate prenderà entro il 30 settembre. Sarà infatti indispensabile prendere in considerazione le dichiarazioni che saranno presentate entro il prossimo mese e che saranno a disposizione dei tecnici delle Entrate dalla seconda metà di ottobre.
La partita dei correttivi, per ammissione di Giampietro Brunello, amministratore delegato della Sose, dovrà essere riaperta a marzo del prossimo anno: “stiamo facendo una raccolta di dati straordinari insieme alle associazioni, ma si arrestano alla prima metà di quest’anno. Cosa succederà a settembre non lo sappiamo ancora”.
I correttivi varati questa primavera, infatti, sono stati adottati senza avere un’idea precisa dell’andamento della crisi. Confprofessioni, presente in Commissione Sose all’Agenzia delle Entrate con un proprio rappresentante, aveva già fatto notare che per i professionisti l’onda lunga della crisi non era terminata e che non si erano ancora manifestate con chiarezza le variabili dettate dal calo della domanda di prestazioni professionali e dal possibile incremento di insolvenze.
E quando non ci si riconosce nello studio di settore per effetto della crisi, non ci si adegua come molti hanno scelto di fare. Brunello mette le mani avanti e frena su deduzioni frettolose: non sono gli studi in sé a dimostrarsi inadeguati, il loro funzionamento è corretto, ma la crisi può aver portato molti contribuenti a subire difficoltà di liquidità.