Sussidiarietà, il ministro Orlando apre il tavolo

Il presidente Stella: demandare ai professionisti le funzioni della P.A. «I liberi professionisti rappresentano la risorsa più preziosa per agevolare lo snellimento delle procedure amministrative». È questo il commento del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al termine dell’incontro tra il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il sottosegretario Federica Chiavaroli e i rappresentanti degli ordini professionali,
Il presidente Stella: demandare ai professionisti le funzioni della P.A.

«I liberi professionisti rappresentano la risorsa più preziosa per agevolare lo snellimento delle procedure amministrative». È questo il commento del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al termine dell’incontro tra il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il sottosegretario Federica Chiavaroli e i rappresentanti degli ordini professionali, che si è svolto il 29 novembre 2016, al ministero di Giustizia.

 

Al centro del confronto, che ha visto la partecipazione del sottosegretario Tommaso Nannicini, il Ddl sul lavoro autonomo e, in particolare l’art. 5 che prevede un ruolo di sussidiarietà ai professionisti iscritti agli ordini.

 

Secondo il presidente di Confprofessioni numerosi sono gli interventi che, in un’ottica di sussidiarietà, possono essere demandati ai liberi professionisti per sburocratizzare le procedure amministrative e snellire gli adempimenti a carico di imprese e cittadini. «Il Ministero della Giustizia ha colto il ruolo propulsivo dei liberi professionisti e attraverso la sussidiarietà punta a valorizzare il loro contributo fondamentale per lo snellimento della burocrazia» ha aggiunto Stella.

 

«Apprezziamo l’iniziativa del Ministero della Giustizia di avviare un primo confronto con le rappresentanze istituzionali e associative dei professionisti. In particolare Confprofessioni, osservatorio privilegiato in quanto organizzazione federativa delle libere associazioni dei professionisti italiani, da anni raccoglie le istanze, le proposte e le cautele che provengono da ogni settore del comparto professionale rispetto alla strategia della semplificazione e della sburocratizzazione. È chiaro» ha concluso Stella «che i professionisti non dovranno essere dei meri intermediari, ma dovrà essere riconosciuto il valore del loro apporto di competenze qualificate; quindi, pensiamo che si debba prevedere un riconoscimento economico della prestazione professionale».