Una riforma per tutte le professioni

In un’intervista a Labitalia (AdnKronos), il presidente Stella riapre il dibattito sulle non regolamentate “La riforma delle professioni è indispensabile per l’Italia soprattutto perchè offre la possibilità ai professionisti di competere sul mercato nazionale ed internazionale. Per questo pensiamo che tutti i governi avrebbero dovuto intervenire. Tuttavia non è stato affrontato questo tema che è
In un’intervista a Labitalia (AdnKronos), il presidente Stella riapre il dibattito sulle non regolamentate

“La riforma delle professioni è indispensabile per l’Italia soprattutto perchè offre la possibilità ai professionisti di competere sul mercato nazionale ed internazionale. Per questo pensiamo che tutti i governi avrebbero dovuto intervenire. Tuttavia non è stato affrontato questo tema che è a costo zero, ma che probabilmente tocca tasti troppo delicati per poter essere affrontato con decisione”. Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, in un’intervista rilasciata a Labitalia, il canale del gruppo AdnKronos dedicato al mondo delle libere professioni.
“Adesso – osserva Stella – il tema della riforma è all’attenzione del ministero della Giustizia, ma noi già contestiamo questo primo passaggio, perchè riteniamo che la riforma delle professioni debba riguardare tutte le professioni sia quelle regolamentate che quelle non regolamentate”.
“Quindi – rimarca Gaetano Stella – lo spacchettamento di una parte delle professioni ordinistiche al ministero della Giustizia e, di una parte di quelle non regolamentate al ministero delle Attività produttive sicuramente può creare una grandissima distorsione e può penalizzare soprattutto i professionisti delle professioni regolamentate. Questo perchè è probabile ed anche non auspicabile che il ministero delle Attività produttive possa procedere molto più rapidamente”.
“Non possiamo poi dimenticare – sottolinea Gaetano Stella – che la riforma dell’avvocatura è stata portata avanti dal settore, anche questo nuocerà sicuramente ad una riforma delle professioni che deve essere complessiva e riguardare tutto il comparto professionale”.
“In generale – ricorda – di questa riforma se ne parla da 10-15 anni e sono state presentate diverse proposte di legge. Soltanto nell’ultima legislatura ce ne sono ben 9 depositate in Parlamento. Si era impegnata la Siliquini con una serie di audizioni che poi alla fine non ha trovato seguito. Ora il pallino è passato nelle mani del ministro della Giustizia Alfano che sembrava dovesse procedere rapidamente. È chiaro – continua Stella – che il governo in questi momenti ha ben altri problemi più urgenti da affrontare piuttosto che la riforma delle professioni che è stata considerata un po’ in secondo piano. Noi la riteniamo invece importante perchè la crisi ha colpito anche i liberi professionisti. I professionisti che si trovano a dialogare costantemente con l’impresa e anche con i cittadini utenti-consumatori chiaramente si trovano anche loro in difficoltà”.
“Se si intervenisse – auspica il presidente di Confprofessioni – soprattutto su alcune misure mirate per i professionisti probabilmente alcune cose potrebbero cambiare. Ma qui ci vuole un impegno politico importante e da parte degli ordini non vediamo altrettanta disponibilità. Basti pensare alla proposta presentata dal Cup che non ha tenuto minimamente in considerazione le istanze di Confprofessioni presentando un documento monco che in gran parte non condividiamo”.

Guarda il video dell’intervista: http://www.adnkronos.com/IGN/Mediacenter/Video_News/Confprofessioni-dubbi-su-iter-politico-seguito-per-riforma-settore_311130128271.html
                                                      http://www.adnkronos.com/IGN/Lavoro/Professioni/Stella-Confprofessioni-riforma-professioni-indispensabile-per-lItalia_311131843845.html

 

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