Welfare e previdenza, i giovani scendono in campo

Al via una task force formata da esperti delle diverse rappresentanze giovanili "Gli unici diritti acquisiti ed intoccabili sono quelli che possono continuare ad essere fruiti da tutti e non possono essere considerati per definizione appannaggio di alcuni, per di più sulla base di un mero criterio anagrafico-generazionale! Chiediamo un’inversione di tendenza dalla logica del
Al via una task force formata da esperti delle diverse rappresentanze giovanili

"Gli unici diritti acquisiti ed intoccabili sono quelli che possono continuare ad essere fruiti da tutti e non possono essere considerati per definizione appannaggio di alcuni, per di più sulla base di un mero criterio anagrafico-generazionale! Chiediamo un’inversione di tendenza dalla logica del diritto acquisito da alcuni a quella dei diritti sostenibili per tutti". È questa la sintesi del pensiero delle sigle che rappresentano la costellazione dei Giovani Professionisti Italiani (Avvocati, Notai, Architetti, Medici, Commercialisti ed Esperti Contabili, Consulenti del lavoro, ecc.), le cui delegazioni si sono riunite a Roma l’8 febbraio 2012 attorno ad un tavolo programmatico, convocato per dibattere sulle potenziali implicazioni degli annunciati interventi del Governo Monti, a partire dalle riforme su welfare e previdenza.
I Giovani Professionisti rivendicano il ruolo svolto anche in qualità di lavoratori autonomi, in un contesto economico-finanziario “depresso” che si ripercuote pesantemente sul mercato del lavoro delle professioni e che non favorisce l’espressione delle energie professionali giovanili, peraltro in una fase della vita in cui si effettuano i primi investimenti nella professione e si aspira a concretizzare una dimensione familiare. Il lavoro autonomo richiede impegno costante ed investimenti in formazione continua e professionalizzazione e, soprattutto, implica l’esposizione a rischi non contemplati dal lavoro in regime di dipendenza. "Il lavoro autonomo è una risorsa per il Paese e rappresenta per le giovani generazioni di professionisti un’opportunità da sostenere e tutelare ad ogni livello, a cominciare dalla tutela previdenziale".
I Giovani Professionisti auspicano che si abbandoni l’attuale approccio normativo che, in ossequio a logiche puramente matematiche e contabili, potrebbe rendere ancora più gravosa la già critica attività professionale dei giovani, costretti con il loro sacrificio economico a continuare a garantire alle generazioni che li precedono la fruibilità di diritti che assomigliano sempre più a privilegi agli occhi dei giovani. Inoltre, unanimità di intenti è stata espressa da parte delle sigle intervenute in merito alla esigenza, non più procrastinabile, di costruire per le giovani generazioni un sistema previdenziale equo e strutturato su principi e regole quanto più possibile uniformi.
È stata costituita una task force in materia previdenziale, formata da esperti delle diverse rappresentanze giovanili, con il precipuo compito di avanzare proposte in tema di previdenza, e più in generale di welfare, che tengano conto della doverosa equità intergenerazionale.
I Giovani Professionisti, infine, nel dichiararsi aperti al cambiamento, manifestano ampia disponibilità al confronto col Governo al fine di individuare un percorso comune di serio approfondimento delle reali condizioni e proiezioni dei giovani professionisti, in modo da realizzare riforme che effettivamente, e non solo nelle seppur meritevoli intenzioni, siano di concreto aiuto per le attuali e future generazioni.
 

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